Arianna

Settore scientifico-disciplinare: L-ART/5 Discipline dello Spettacolo

Responsabile: Sandra Pietrini

Docenti coinvolti: Marco Uvietta, Elsa Rita dos Santos

In collaborazione con: Università Carlos III di Madrid (Guadalupe Soria Tomas); Theatermuseum di Vienna; Fundación Juan March di Madrid; Arca Azzurra Teatro; La Corte OspitaleMarcido Marcidorjs e Famosa MimosaSpazio OffTeatro delle AlbeTeatro Nazionale (Stabile) di GenovaTeatro Stabile d'Innovazione Galleria ToledoTeatro Stabile Mercadante di NapoliT.T.R. Il Teatro di Tato Russo a.r.l.Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli

Finanziato da: Fondazione Caritro (2011-2013); Centro Culturale Santa Chiara (2011-2013); Pergine Spettacolo Aperto (2011-2013); Cassa Centrale di Trento (2015); Fondazione Giorgio Cini (2014-2016); Teatro Massimo di Palermo (2015-2016)

Durata: in corso

Descrizione: Arianna è un progetto che fa capo al Laboratorio Teatrale. Nato nel 2011, è un archivio informatizzato di immagini e testi relativi alla drammaturgia classica e del Seicento, ai loro adattamenti e riscritture. I documenti raccolti coprono un arco cronologico molto ampio e intendono tracciare un filo di continuità fra le rappresentazioni del passato e gli spettacoli contemporanei, creando una rete virtuale di archivi teatrali (a partire da quelli delle istituzioni del territorio, come il Centro Santa Chiara di Trento e il Teatro Stabile di Bolzano). Si tratta di un work in progress a cui collaborano importanti istituzioni italiane, come il Centro Studi per la Ricerca Documentale sul Teatro e il Melodramma Europeo della Fondazione Giorgio Cini e il Teatro Massimo di Palermo, nonché prestigiose istituzioni straniere, come il Theatermuseum di Vienna e la Fundación Juan March di Madrid.

La sezione Shakespeariana del progetto, su cui si è concentrato il lavoro degli ultimi anni, contiene oltre 11.000 immagini e relative schede consultabili on line, con la possibilità di effettuare ricerche semplici o combinate all’interno dell’archivio. Le illustrazioni vanno dai dipinti liberamente ispirati alla drammaturgia alle foto di scena e costituiscono una base documentaria fondamentale per la didattica e la ricerca. La sezione shakesperiana è già stata oggetto di due convegni internazionali che si sono tenuti a Trento (nel 2013 e nel 2015) e di varie pubblicazioni. La schedatura del materiale è portata avanti da un’équipe in cui i vari collaboratori si occupano di settori specifici, mentre il gruppo permanente di lavoro, coordinato dalla dott.ssa Valeria Tirabasso, è responsabile anche della revisione periodica. 

The "Malvasia Project"

Settore scientifico-disciplinare: L-ART/04 Museologia e Critica Artistica del Restauro

Responsabile: Elizabeth Cropper, Dean (Center for Advanced Study in the Visual Arts, The National Gallery of Art, Washington, D.C., USA)

Docenti coinvolti: Alessandra Galizzi Kroegel

Center for Advanced Study in the Visual Arts, The National Gallery of Art, Washington

Durata: dal 2008 ad oggi

Descrizione: Si tratta della prima traduzione in inglese con edizione critica della Felsina pittrice del Conte Carlo Cesare Malvasia (Bologna, 1678), una delle principali fonti della letteratura storico-artistica italiana. In reazione al tosco-centrismo delle Vite vasariane e al classicismo romano privilegiato dalle Vite di Giovan Pietro Bellori (1672), il bolognese Malvasia compose una ricca serie di biografie dedicate unicamente agli artisti suoi concittadini celebrando, non senza vis polemica, il carattere autonomo dell’arte bolognese dal Medioevo all’età contemporanea. Considerando che l’ultima edizione della Felsina pittrice risale al 1841-1844, il progetto di Washington si prefigge un aggiornamento critico di notevole impegno e importanza in cui sono coinvolti studiosi di diverse università e istituti di ricerca americani ed europei. Inoltre questo progetto s’inserisce all’interno di una serie di analoghi progetti internazionali attualmente in corso che sono dedicati alla traduzione in Inglese e in Tedesco delle principali fonti della letteratura artistica d’epoca rinascimentale e barocca (Vasari, Bellori, Sandrart). Alessandra Galizzi sta predisponendo la traduzione in inglese con edizione critica delle Vite di Francesco Francia e Lorenzo Costa; l’uscita è prevista per il 2017 (editori: Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery of Art di Washington e Harvey Miller Publishers).

Lairem

Settore scientifico-disciplinare: L-ART/5 Discipline dello Spettacolo

Responsabile: Sandra Pietrini

In collaborazione con: Università autonoma di Barcellona; Università di Terragona

Finanziato da: AGAUR

Durata: dal 2006 ad oggi

Descrizione: Progetto di ricerca internazionale e interdisciplinare, che coinvolge docenti di diversi paesi europei ed extraeuropei. Si pone come principale obiettivo di indagare il rapporto tra testi letterari, iconografia, musica e teatro. L’ambito cronologico va dall’alto Medioevo al Rinascimento e l’approccio alle aree geografiche ha un’impostazione comparatistica. Le molteplici attività del gruppo, riconosciuto a livello ministeriale come “grupo de investigación consolidado” (AGAUR), comprendono convegni, seminari e pubblicazioni scientifiche a carattere internazionale. Dal 2011 esiste anche una rivista online che si occupa di diffondere le ricerche svolte dal gruppo di ricerca.

Link utili: pagina Lairem

Progetti di ricerca dei Laboratori

Iconodansa. Traza y figura de la danza en la larga edad media: corpus iconográfico, textual y etnográfico en la península ibérica y su proyección latinoamericana

Settore scientifico-disciplinare: L-ART/5 Discipline dello Spettacolo

Responsabile: Sandra Pietrini

In collaborazione con: Università autonoma di Barcellona, Università di Terragona

Finanziato da: Ministerio de Economía y Competitividad

Durata: Dal 2012

Descrizione: Si tratta di un progetto internazionale che fa capo all’Università di Tarragona e che si propone di studiare la rappresentazione letteraria e figurativa della danza, con particolare attenzione ai documenti iconografici medievali e alle loro ricadute simboliche e allegoriche. Le linee di investigazione hanno comunque lo scopo di individuare le principali permanenze e ricorrenze iconografiche all’interno di un periodo cronologico molto ampio, che va dall’antichità all’età moderna per concentrarsi sull’epoca medievale. Il progetto ha dato vita a varie attività e ha prodotto rilevanti risultati scientifici, principalmente convegni e pubblicazioni (come Danses imaginades, Danses relatades. Paradigmes iconográfics del ball des de l’Antiguitat Clássica fins a l’Edad Mitjana / Dancing Images and Tales. Iconography of Dance from Classical to Middle Ages, 2014)

Link utili: pagina Iconodansa​​​​