Cartografia e confini del territorio trentino
Aree scientifico-disciplinari: M-GGR/01
Responsabile: Elena Dai Prà, Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, Laboratorio “B. Bagolini”, Unità di Geografia Storica Applicata (capofila)
Collaboratori/docenti coinvolti: Marco Mastronunzio (coordinatore), Davide Allegri, Angela Alaimo
Partnership: Provincia autonoma di Trento, Servizio Catasto (partner tecnico)
Finanziamento: Regione autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol (Euro 360.000)
Durata: 2012-2016
Descrizione:
In seguito all’assegnazione dell’aggiornamento del livello informativo dei confini amministrativi al Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento (PAT) - che mira alla definizione e alla (ri)localizzazione dei limiti provinciali ed ad una loro quanto più accurata rappresentazione - è stata intrapresa una collaborazione con l’Università di Trento, Unità di Geografia Storica Applicata. La revisione del tracciato confinario, infatti, non può prescindere da una ricostruzione geostorica delle sue evidenze: l’analisi delle mappe, la ricerca di fonti documentali, le attività di ricognizione e di misura sul terreno. La gestione dei limiti amministrativi (regionali, provinciali, catastali) in ambiente GIS hanno evidenziato diversi casi di rappresentazione divergente della linea di confine. Le cause sono errori di rappresentazione all’impianto (di rilievo o di disegno), distorsioni geometriche dovute alla numerizzazione (e ai successivi aggiornamenti) e alcune “questioni” confinarie storiche irrisolte (linee contese tra comuni e province contermini). Il reperimento e l’analisi del patrimonio cartografico storico pre-catastale, catastale e confinario viene integrato dall’utilizzo dei GIS, strumento per l’estrapolazione delle linee confinarie e per la sua analisi evolutiva nel corso delle decadi. In particolare, le fonti cartografiche (confinarie, catastali napoleoniche ed asburgiche, pre-catastali, topografico-militari) sono ricercate negli istituti conservativi esteri (Austria, Germania, Francia), negli archivi di Stato e provinciali (Venezia, Trento, Bolzano) e negli archivi locali rilevanti.
La metodologia, distinta in tre fasi, segue un approccio idiografico-comparativo: differenti case-studies corrispondenti sfasamenti del tracciato confinario. La prima fase (archivistico-geostorica) è caratterizzata dal censimento, classificazione e analisi della cartografia storica e delle fonti documentarie.
La seconda (quantitativa) prevede lo sviluppo di un Historical GIS per l’analisi geospaziale e la produzione di cartografia tematica degli scostamenti confinari. In questa fase viene implementata l’analisi metrica della cartografia, che mira alla valutazione dell’accuratezza planimetrica e posizionale e delle distorsioni geometrico-proiettive. I fogli-mappa vengono successivamente rettificati geometricamente (nel sistema di coordinate UTM ETRF89) utilizzando delle trasformazioni geometriche locali che meglio si adattano alle topologie lineari del tracciato confinario. In questa fase risulta imprescindibile l’utilizzo del Catasto austriaco ( 1853-61, scala 1:2.880) come fonte intermedia.
La terza fase è costituita da rilievo topografico mediante stazione totale/GNSS (ad opera del Servizio Catasto della PAT) dei cippi di confine identificati nelle prime due fasi, al fine di (ri)localizzare in maniera accurata la linea di confine nelle aree oggetto di sfasamento.
La divulgazione dei risultati prevede la visualizzazione delle fonti, dei metadati, delle carte tematiche di analisi e delle difference maps della linea di confine su una apposita online mapping platform.
Executive summary:
Boundaries matter in Trentino area is due to a political boundary (concerning this research project) shifted between a number of sovereignty during centuries (Serenissima Republic of Venice, Habsburgic Tyrol and Kingdom of Lombardy-Venetia, former Kingdom of Italy).
Thus, boundaries are one of the main features represented in historical cartography of Trentino. At present-days this boundary (an administrative one) is facing, for several sections, with disputes between the immediate neighbouring provinces. It is clear the need for a precise setting and geo-localization of boundary line with a geohistory approach.
The research on pre-cadastral and boundaries cartographical heritage will be integrated with GIS as a tool to extract boundary line, to a time-series analysis about it e for concerning visualization. Notably the historical maps (boundary maps, Habsburgic and Napoleonic cadastral maps, pre-cadastral maps, topographic maps) will be searched in foreign archives (Austria, Germany), in Venice and in neighbouring local archives (Südtirol, Veneto, Lombardy).
The methodology will focus on a number of case-studies and will be two parts. Firstly, the census, the classification and the study of historical cartography (also with a critical cartography and political geography approach). Secondly, the analysis of geometric accuracy of maps and the development of an Historical GIS for geospatial analysis and thematic-boundary maps production. Finally, will be implemented a web geobrowser for visualizing historical maps and related metadata, geospatial analysis results, thematic maps and difference maps. The GIS will provide also the analysis of remote sensing data and airborne photogrammetry concerning more recent period.
ETSCH-2000 Evolution of the Etsch River: historical changes in channel morphology over 2 millennia
Aree scientifico-disciplinari: M-GGR/01
Responsabile: Elena Dai Prà, Università di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia, Laboratorio “B. Bagolini”, Unità di Geografia Storica Applicata
Collaboratori/docenti coinvolti: Marco Mastronunzio (coordinatore), Matteo Proto, Alessandro Ricci
Partnership: Università di Trento, DICA-Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale (capofila); Libera Università di Bolzano/Freie Universität Bozen, Facoltà di Scienze e Tecnologie
Finanziamento: Provincia Autonoma di Bolzano/Südtirol (Euro 81.000)
Durata: 2014-2017
Descrizione:
I fiumi di grandi dimensioni in Italia ed in Europa sono stati modificati in seguito ad attività antropiche da molti secoli. Le direttive europee con implicazioni sostanziali per la gestione fluviale (Direttiva Quadro “Acque” e la Direttiva “Alluvioni”) sottolineano la grande rilevanza delle comprensione dell'evoluzione storica dei sistemi fluviali ai fini di una loro gestione sostenibile. Nelle Alpi italiane, in particolare, gli studi esistenti hanno riguardato tratti fluviali dominati da morfologie a canali intrecciati. Anche a livello europeo, poche sono le ricerche sulla dinamica di lungo periodo di tratti meandriformi (a canale singolo od anastomizzati).
Lo scopo principale del progetto ETSCH-2000 è di ricostruire le variazioni morfologiche del Fiume Adige tra Merano (BZ) e Borghetto (TN) occorse durante gli ultimi 2000 anni, e di analizzarle in relazione all'evoluzione storica delle pressioni dirette (rettificazioni) ed indirette (cambiamenti del regime idrologico e dei sedimenti), sia di natura antropica che climatica.
ETSCH-2000 propone un approccio interdisciplinare innovativo che integra ricerche di geografia storica, analisi geomorfologica e modellazione matematica che arriveranno a fornire una ricostruzione storico-morfologica di un grande sistema fluviale su scale spaziali (150 km) e temporali (2000 anni) alquanto estese. I risultati dell'analisi geostorica e modellistica forniranno una visione moderna del concetto di condizioni di riferimento per un sistema fluviale così altamente modificato, e saranno inoltre estesi a corsi d'acqua similari nella prospettiva di sviluppare strategie di gestione sostenibile, prendendo in considerazione gli scenari climatici e territoriali futuri più attesi.
Executive summary:
Most large rivers in Italy and Europe have been strongly altered by human activities since centuries. Existing EU Directives with fundamental implications for river management (e.g. the Water Framework Directive, EU 2000/60 and the Floods Directive, EU 2007/60) underline the paramount relevance of understanding the historical evolution of river systems for their sustainable management.
In the Italian Alps, in particular, existing studies on the historical evolution of large river have focused on river reaches with a predominant braided morphology. Moreover, at the European level, investigations addressing large timescales in reaches characterized by original meandering (single-thread or anastomosed) morphologies are very few.
The overall goal of the ETSCH-2000 project is to reconstruct the morphological adjustments of the Etsch River between Meran (BZ) and Borghetto (TN) over the last 2000 years, and to put it in relationship with the history of relevant direct (e.g. channel rectification) and indirect (e.g. variation in hydrological and sediment regimes) pressures, anthropic and climatic alike. ETSCH-2000 proposes an innovative interdisciplinary approach that integrates geo-historical investigations, geomorphological analysis and mathematical modeling that will provide a unique morpho-historical reconstruction of a large river system at large spatial (150 km) and time (2000 yr) scales.
The geohistorical and modeling results will provide a modern view on the concept of reference conditions for such a highly modified river system and will be extended to other similar European rivers in the perspective of developing sustainable river management strategies, taking into account also the most probable future climate and land management scenarios.