Dottorandi e dottorande 40° ciclo

Alessandro Balbo

Titolo del progetto: Re-immaginare le istituzioni: affetti, simbolico e ideologia nella filosofia politica di Baruch Spinoza
Supervisore: dott.ssa Tiziana Faitini  

Il presente progetto di ricerca nasce da una domanda iniziale: quale contributo può dare la teoria degli affetti sociali e dell’immaginazione produttiva di Spinoza all’ordinamento e alla strutturazione delle istituzioni politiche e sociali? Si cercherà di rispondere a tal quesito mostrando come, attraverso Spinoza, sia possibile fondare l’assetto sociale su un principio immaginativo con cui costruire un ordine conflittuale basato sugli affetti comuni. Tale principio esprime un carattere simbolico-istituzionale, ossia ideologico, nel disporre il corpo sociale. L’intento è quello di dimostrare, a partire da questo processo, il legame fra la produzione delle istituzioni e l’adesione degli individui all’ordinamento sociale riconosciuto e prodotto.

Il progetto si struttura attraverso tre punti principali: 1) l'immaginazione produttiva e la teoria del corpo nel formare gli affetti comuni; 2) l'immaginario sociale e il suo carattere simbolico e conflittuale per costruire il corpo sociale; 3) l’agire istituzionale fondato su un principio ideologico ordinante della società. Infinesi concluderà mostrando come il modello istituzionale spinoziano possa attuare un possibile processo virtuoso di adesione alle istituzioni. Nella ricerca verranno presi in analisi, da un lato, i principali testi del corpus spinoziano e la principale letteratura critica a riguardo, dall'altro, gli studi sociologici sul tema del simbolico coniugandoli poi alle teorie dell’agire istituzionale.

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Alice Di Noto

Titolo del progetto: L'a priori nella filosofia della scienza di Arthur Pap
Supervisore: prof. Federico Laudisa 

Il progetto si inserisce nell’ambito della storia della filosofia della scienza, con particolare riferimento agli sviluppi della filosofia neokantiana. Esso ha per obiettivo una ricostruzione dell’opera di Arthur Pap (1921-1959), filosofo cui si deve un punto di vista originale sulla natura e la funzione dell’a priori nella costituzione della conoscenza.

Ebreo svizzero, emigrato negli Stati Uniti, Pap fu allievo di Ernst Cassirer all’università di Yale e di Ernest Nagel, nel periodo in cui svolse il proprio PhD presso la Columbia University. Il magistero di questi due filosofi e, alle spalle, la lettura di Kant, Poincaré, Dewey e Lewis gli permisero una integrazione del punto di vista trascendentale del neokantismo europeo con quelli del convenzionalismo e del pragmatismo americano. Degno erede di Cassirer, Pap sviluppò una teoria funzionale dell’a priori e dell’architettura delle teorie scientifiche, che, debitrice delle tradizioni sopra richiamate, fu in grado di rendere conto degli aspetti pragmatici e convenzionali della scienza, senza per questo privare quest’ultima del suo statuto razionale e della sua aspirazione ad essere conoscenza autentica.

In primo luogo la ricerca mirerà ad una ricostruzione storico-filosofica del dibattito sulla conoscenza a priori che integri il resoconto già esistente con una trattazione più approfondita dei contributi del convenzionalismo e del pragmatismo.

In secondo luogo sarà fatta una disamina della teoria della conoscenza a priori di Pap, basata sull’analisi di The A Priori in Physical Theory (1946) e sugli altri scritti elaborati fra gli anni ’40 e ’60, con particolare attenzione a quelli dedicati alle nozioni di a priori e di necessità.

Infine la teoria di Pap verrà sottoposta ad un confronto ravvicinato con la filosofia della scienza di Cassirer, al fine di esplorare ulteriormente il suggerimento avanzato da Thomas Mormann nell’articolo Two Kindred Neo-Kantian Philosophies of Science: Pap’s “The A Priori in Physical Theory” and Cassirer’s “Determinism and Indeterminism in Modern Physics” secondo cui sarebbe possibile giungere a una chiarificazione di Cassirer attraverso Pap e di Pap attraverso Cassirer. Data questa finalità, il confronto, pur mantenendo uno sguardo ampio sulla produzione dei due autori, verterebbe soprattutto su Determinismus und Indeterminismus in der Modernen Physik di Cassirer (1936) - con particolare attenzione alla descrizione rapporti fra gli enunciati di misura, gli enunciati di leggi e gli enunciati di principi nelle teorie fisiche- e su The A Priori in Physical Theory di Pap (1946), anche perché fu proprio il testo cassireriano del ’36, secondo Mormann, a costituire la fonte di maggiori stimoli per lo sviluppo della dissertazione di Pap (1946).

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Anita Sisino

Titolo del progetto: "Perché l'amor di Dio tanto mi tira io non posso più teco, mondo, stare". I laudografi fiorentini del XV secolo tra egida medicea e fervore savonaroliano: nuove indagini per una dinamica performativa
Supervisore: prof. Francesco Zimei

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Antonio Turturici

Titolo del progetto: La professionalità nella scelta dei funzionari equestri: il caso di studio dell’a rationibus nel II secolo d.C.
Supervisore: prof.ssa Elvira Migliario

(Progetto finanziato dall’Area di Filosofia, Storia e Beni culturali del Dipartimento di Lettere e Filosofia di Trento, 2024) 
L’obiettivo del progetto di ricerca è dimostrare che la competenza e l’esperienza fossero un fattore rilevante nella scelta dei funzionari equestri, provando a ridimensionare il ruolo che tradizionalmente viene attribuito al patronato e alle cosiddette “raccomandazioni”, valutando in primo luogo se, e in che misura, la scelta dei “collaboratori” dell’imperatore in base al “merito” fosse percepito come un valore positivo nella prospettiva delle fonti romane.
Si sosterrà in seguito che il rispetto di requisiti minimi di competenza fosse una condizione necessaria per ottenere la nomina a una carica equestre e che gli imperatori sapessero avvalersi di amministratori competenti e sufficientemente esperti. La dimostrazione di quest’ipotesi sarà incentrata anche sul caso di studio delle carriere dei funzionari a rationibus. Si chiariranno, quindi, le numerose controversie pertinenti le competenze dell’ufficio a rationibus e verrà redatta la prosopografia dei titolari dell’incarico noti nel II secolo d.C. Questo progetto, infine, storicizzando il concetto di professionalità nel mondo romano, proverà a offrire un contributo all’attuale dibattito scientifico sul ruolo del merito nelle moderne società occidentali.

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Ilaria Mengoni

Titolo del progetto: Riconoscersi attraverso l’alimentazione. Il caso dei mercanti della compagnia Datini in Europa (1389 – 1411)
Supervisore: prof. Giuseppe Albertoni

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Jacopo Lohs

Titolo del progetto: Il patrimonio culturale dello Studium bolognese tra filosofia, etica e medicina. Ricognizione  storico-concettuale del patrimonio manoscritto proveniente  dalla Facoltà delle Arti e di Medicina di Bologna tra XIII e XV secolo.
Supervisore: Irene Zavattero 

Attraverso lo studio del patrimonio manoscritto relativo allo studium di Medicina e Arti di Bologna, il progetto mira a contribuire ad una comprensione più approfondita delle interazioni che hanno caratterizzato la cultura filosofica bolognese nell’Europa medievale.
La ricerca verrà condotta mediante una ricognizione e la creazione di un catalogo strutturato dei manoscritti prodotti dai filosofi-medici dello studium, concentrandosi su questioni filosofiche contenute nei testi di varie biblioteche italiane. In particolare, sarà valorizzato l’aspetto storico-concettuale dei manoscritti attraverso la trascrizione e l’edizione critica completa di un Commento anonimo agli Analitici Posteriori di Aristotele, risalente alle prime decadi del XIV secolo, contenuto nel ms. 445 (Mantova, Teresiana).
Da un lato il progetto di ricerca mira al riconoscimento del ruolo svolto dall’istituzione bolognese all’interno dei dibattiti filosofici medievali, dall’altro, offre un contributo al miglioramento delle risorse per la ricerca. Seguendo quest’ultima direzione, i dati raccolti relativamente al patrimonio manoscritto saranno resi disponibili sul database online “TeLPh”.

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Jacopo Paiano

Titolo del progetto: Topografia e demografia lungo il corso del fiume Sile tra tarda antichità e alto medioevo
Supervisore: prof.ssa Elisa Possenti

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Lea De Giorgio

Titolo del progetto: Itinerari della scultura attraverso i valichi degli Appennini: per uno studio sistematico delle relazioni artistiche tra la Toscana e l'Italia del Nord nel primo Quattrocento
Supervisore: prof. Aldo Galli

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Luisa Passamani

Titolo del progetto: Lauda e canto liturgico. Indagine degli elementi melodici condivisi in rapporto al testo letterario
Supervisore: prof. Marco Gozzi

Il progetto di ricerca vuole indagare il rapporto tra lauda e canto liturgico, in particolare tra il corpus laudistico dalle origini al primo rinascimento e la musica liturgica del medesimo periodo, a partire dai canti che con la lauda condividono una metrica regolare e che in generale all’epoca conoscevano una grande diffusione anche in ambito laico.
Lo studio è finanziato dal Progetto ERC LAUDARE – The Italian Lauda: Disseminating Poetry and Concepts Through Melody (12th-16th Centuries), con il quale condivide l’approccio interdisciplinare: si vogliono dunque porre a confronto gli elementi musicali, il loro rapporto con il testo nei suoi aspetti ritmico-poetici e semantico-espressivi, le qualità legate a un particolare contesto religioso-liturgico e performativo.
L’ipotesi è quella di poter restituire un campione di conoscenze musicali e melodico-strutturali che i laudesi hanno attinto dall’esperienza liturgica e pedagogica; di fare luce sulla modalità di circolazione del materiale musicale e sulle tecniche compositive e performative; di essere d’aiuto nella restituzione del testo musicale.

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Dottorandi e dottorande 39° ciclo

Agnese Bee

Titolo del progetto: La lauda a Venezia all’inizio del XVI secolo: Correlazione tra lauda e frottole attraverso lo studio di due esemplari stampati da Ottaviano Petrucci e conservati nella Biblioteca Capitular y Colombina di Siviglia
Supervisore: prof. Francesco Zimei  

Il progetto di dottorato andrà ad approfondire il genere della lauda a Venezia all’inizio del XVI secolo, concentrandosi in particolare su due volumi conservati nella Biblioteca Capitular y Colombina di Siviglia. La tematica al centro del lavoro sarà lo studio del rapporto tra lauda e frottola, grazie all’analisi dei contrafacta contenuti nelle due raccolte, i quali riutilizzano composizioni musicali provenienti proprio dal repertorio frottolistico. Lo stesso Ottaviano Petrucci, editore di entrambi i volumi presi in esame, annovera tra le sue edizioni molte raccolte di frottole; tale coincidenza non passa inosservata e potrebbe rivelarsi significativa. Nei due volumi si riscontrano, inoltre, delle relazioni con il lavoro di Leonardo Giustinian e con altre tradizioni laudistiche italiane. Questo aspetto verrà esaminato, inserendolo anche nel contesto storico e sociale che circondava le raccolte di laude stampate da Petrucci. Attraverso gli obiettivi sopra esposti, si ipotizza di poter giungere ad un’edizione critica di testo e musica di entrambi i volumi, arricchendo tale lavoro con un progetto di digitalizzazione dei due laudari conservati a Siviglia. Il progetto di ricerca si propone anche di condurre uno studio esecutivo di quanto trascritto non solo per riportare in vita queste composizioni che di sicuro non erano destinate a rimanere solo sulla carta, ma anche per effettuare un controllo finale su quanto fatto, soprattutto dal punto di vista musicale.

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Alberto Fassina

Titolo del progetto: I linguaggi della violenza: tumulti armati nello Stato da Terra veneziano del XVIII secolo
Supervisore: prof.ssa Serena Luzzi

Il progetto di ricerca indagherà le violente agitazioni popolari nello Stato da terra veneziano del XVIII secolo attraverso una complementarità prospettica. Da un lato ragionando sul lessico adottato dalle autorità per descrivere gli avvenimenti, dall’altro considerando i complessi di norme non scritte che regolavano la vita comunitaria. L’obiettivo è stabilire delle corrispondenze, biunivoche o meno, tra la dimensione lessicale/giuridica delle fonti e quella sociale. L’ampiezza del territorio considerato e l’eterogeneità delle pratiche comunitarie suggeriscono di restringere il focus della ricerca su determinate porzioni geografiche, attuando uno studio comparato in special modo delle aree confinarie. Qui, infatti, le riottosità dei sudditi si nutrivano di opportunità economiche, come nel caso del contrabbando, e di rivendicazioni comunitarie, soprattutto per i beni comunali. 

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Alberto Massari

Titolo del progetto: Insediamento, ambiente e gestione delle acque. Ricerche di archeologia del paesaggio tra Milano e il Ticino
Supervisore: prof. Diego Angelucci

Il progetto si pone l’obiettivo di indagare, in ottica diacronica, le modalità di occupazione umana e di sfruttamento del territorio nella porzione di Pianura Padana tra Milano e il fiume Ticino tra la Preistoria e il Basso Medioevo. L’area, ricca di acque in quanto attraversata dalla fascia delle risorgive, è insediata fin dal Neolitico e ha rivestito, soprattutto in alcune epoche, un’importanza centrale nel quadro del Nord Italia. Nonostante ciò, il territorio è poco studiato dal punto di vista archeologico: non è mai stato oggetto di progetti di ricerca  sistematici. Il progetto affronterà lo studio del territorio integrando i metodi tradizionali della topografia archeologica e dell’archeologia del paesaggio con l’utilizzo di tecnologie applicate al remote sensing archeologico (fotogrammetria da drone, LiDAR), con prospezioni geofisiche e attraverso un approccio geoarcheologico. Tra i prodotti finali del lavoro vi sarà anche un database georeferenziato, ottenuto in ambiente GIS, strumento di fondamentale importanza per la tutela del patrimonio e per la pianificazione territoriale.

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Angelica Vomera

Titolo del progetto: Fra oralità e scrittura: la lauda dialogica in Italia (XII-XVI secc.)

Supervisore: prof. Francesco Zimei

Fra gli obiettivi del progetto LAUDARE vi è lo studio della relazione fra musica e testo delle laude, considerate come esperienze intermediali e pervase dall’oralità. Il presente progetto si inserisce in questo contesto e ha per obiettivo l’analisi linguistica del corpus laudistico notato, in particolare dialogico, alla ricerca degli elementi di oralità che restano sotto traccia nella registrazione scritta di tale pratica devozionale poetico musicale e, insieme, drammatica. In ragione della natura performativa e di massa dei testi e con l’ausilio del database al centro del progetto LAUDARE, il progetto prevederà la ridefinizione dei confini del genere della lauda dialogica (anche grazie al confronto con le fonti non notate) e un’analisi linguistica del repertorio, in grado di fotografare le caratteristiche di una lingua in versi derivata e destinata all’oralità. Inoltre, nei luoghi dialogici e pertanto più rappresentativi della lingua spontanea, sarà possibile rintracciare le eventuali interrelazioni fra stilemi poetico-linguistici e pattern musicali, nel rispetto della dimensione orale del verso. I risultati, oltre alla ridefinizione del corpus e del genere stesso della lauda dialogica italiana dal XII al XVI sec., potranno essere l’individuazione di pratiche compositive proprie di un corpus certamente performato e l’identificazione di strategie per far emergere l’oralità – sia essa linguistica o di intonazione – presupposta al segno scritto. 

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Andrea Pojer

Titolo del progetto: Le Dolomiti prima delle Dolomiti: storia di un ambiente di confine (secoli XVI-XVII)
Supervisore: prof. Andrea Bonoldi e Massimo Rospocher

Lo studio del mondo alpino in età moderna è stato a lungo gravato da una serie di pregiudizi storici che hanno associato a tale ambiente una percezione negativa da parte dei contemporanei, basata su una sua supposta perifericità, pericolosità e debolezza economica. Questa visione risulta particolarmente radicata nel caso delle Dolomiti, la cui storia è stata studiata soltanto a partire da una loro presunta scoperta a cavallo tra i secoli XVIII e XIX.
Obiettivo del progetto è mettere in questione, ricorrendo a una pluralità di fonti, la rappresentazione storica dell’ambiente dolomitico e alpino in generale. Ciò avverrà ricostruendo le pratiche sociali e culturali con cui diversi attori, a livello sia locale che regionale, si sono rapportati con l’ambiente dolomitico, a partire dalle sue peculiarità naturali e dalla sua straordinaria posizione di confine. Al fine di restituire un’immagine sfaccetta, verranno prese in esame varie pratiche rappresentative dei
molteplici rapporti che furono instaurati con tale ambiente tra i secoli XVI e XVII: progetti cartografici e topografici di stampo regionale e locale; processi di definizione e demarcazione dello spazio a partire dai confini lungo le creste e pareti rocciose dolomitiche; la formazione di identità collettive e, infine, le pratiche economiche connesse alle particolari condizioni ambientali e climatiche.

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Arianna Guzzon

Titolo del progetto: “Le popolazioni di area alpina tra archeologia e storiografia: modelli insediativi e identità etniche dalla tarda età del Ferro alla romanizzazione”
Supervisore: prof.ssa Elvira Migliario; Co-Supervisore: prof. Emanuele Vaccaro

Il progetto si pone come obiettivo la ricostruzione delle dinamiche di occupazione delle aree alpine e subalpine del settore centrale dell’Italia settentrionale tra la fine dell’età del Ferro e l’epoca romana, attraverso la raccolta e analisi di dati archeologici e il confronto con le fonti storiche ed epigrafiche. La prima fase del lavoro consisterà in una ricerca bibliografica e d’archivio finalizzata alla raccolta di dati archeologici georeferenziati, che saranno inseriti in database completi, aggiornati e interoperabili. Successivamente, l’elaborazione ed esportazione dei dati, avvalendosi anche di software GIS, permetterà di svolgere analisi finalizzate  all’interpretazione delle trasformazioni in termini di cultura materiale, modelli insediativi e occupazione del territorio, con un approccio diacronico volto a porre l’accento sul momento e le modalità di passaggio a un’organizzazione pienamente romana. La lettura e interpretazione dei dati non potrà prescindere dal confronto con le fonti storico-geografiche ed epigrafiche, in rapporto alle quali si potranno osservare corrispondenze o differenze.
Il progetto è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR (DM 2 marzo 2023, n. 118). Sono previsti nel corso della formazione dottorale: un tirocinio presso le sedi della Soprintendenza della Provincia autonoma di Trento e della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia; un’attività di ricerca semestrale presso l’Istituto di Archeologia dell’Università di Innsbruck.

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Federica Giamattei

Titolo del progetto: Per un catalogo delle pale d’altare intagliate e dipinte a Venezia e in area adriatica tra Trecento e Cinquecento
Supervisore: dott. Mattia Vinco

Il progetto si propone di indagare la genesi, lo sviluppo e la diffusione delle pale d’altare intagliate a Venezia per il mercato locale o destinate all’esportazione in area adriatica tra XIV e XV secolo. Al fine di produrre un catalogo ragionato, si dovranno individuare ed analizzare le varie tipologie di ancone   con sculture monumentali in aggiunta a quelle che presentano una statua al centro affiancata da riquadri narrativi, sia intagliati sia dipinti. Sarà importante anche analizzare i contesti economici, religiosi e politici di appartenenza e di committenza delle singole opere prese in esame così da comprendere a fondo le scelte tipologiche e stilistiche che sono alla base della realizzazione di questi manufatti straordinari. In realtà, ciò che li ha resi straordinari è stato lo stretto rapporto di collaborazione tra le botteghe veneziane di pittori e intagliatori ma di cui, purtroppo, spesso si hanno scarse notizie. Sarà quindi interessante tentare di ricostruire, a partire dall’opera, il percorso stilistico dei singoli artisti e delle botteghe. Si condurrà, infine, una riflessione più ampia sulla produzione e circolazione di queste opere: le ragioni della loro diffusione, le tendenze di gusto in rapporto alla committenza e le relazioni tra ‘centro’ e ‘periferia’ con le loro diversità cronologiche.

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Nicolò Costa

Titolo del progetto: Identità sociali, conflitti e potere politico: la nobiltà di Padova e la legislazione suntuaria cinquecentesca
Supervisore: prof. Marco Bellabarba

Il progetto si propone di condurre una ricerca di carattere sociale, politico, economico sui ceti dirigenti di Padova e sulla loro evoluzione tra Cinque e Seicento. L’analisi sarà condotta a partire (e in correlazione) con l’evolversi della legislazione suntuaria e con i suoi casi applicativi, e mirerà ad esplorare i risvolti e le implicazioni della stessa nelle dinamiche sociali e di potere inerenti all’articolazione del ceto consiliare. Si ritiene infatti possa essere proficuo leggere le dinamiche legislative e giudiziarie della normativa suntuaria alla luce della specifica situazione sociale e politica in cui queste leggi prendono forma e vengono attuate (o meno), attraverso denunce, processi e inflizione di sanzioni. Sarà in questo modo possibile dare seguito agli studi condotti finora sulla materia, che si sono concentrati su alcuni particolari aspetti relativi alle caratteristiche e al funzionamento della normativa suntuaria padovana, portando ora il focus sulle parti sociali coinvolte. Il tema intreccia indissolubilmente questioni di identità e di status dei ceti abbienti e delle classi sociali più influenti, identità di genere, questioni di carattere economico e patrimoniale, dinamiche quali le tensioni politiche e sociali presenti tra i ceti, o gli scontri tra fazioni. L’intento è quindi quello di far emergere i legami tra l’evoluzione della società padovana e quella della materia suntuaria, e di attuare quindi una ricostruzione e una lettura della conformazione dei ceti coinvolti.

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Sally Corazza

Titolo del progetto: Analisi dei resti faunistici di epoca protostorica e romana da alcuni siti d'altura del Trentino. Studio archeozoologico per la ricostruzione del paleoambiente in area prealpina
Supervisore: prof. Diego Angelucci - prof.ssa Ursula Thun Hohenstein

Attraverso l’analisi dei resti faunistici provenienti dai siti archeologici di Doss Penede (Nago-Torbole) e Dosso S. Ippolito (Castello Tesino), databili tra la seconda età del Ferro e l’età romana, indagati dall’Università di Trento in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni culturali della Provincia autonoma di Trento, si cercherà di arrivare ad una ricostruzione del rapporto tra gruppi umani e ambiente, in particolare per quanto riguarda la comprensione delle dinamiche di sfruttamento delle risorse animali in area prealpina. Nello specifico, si applicherà la metodologia impiegata di norma negli studi archeozoologici, affiancando analisi spaziali effettuate in ambiente GIS e adeguati confronti con altri contesti similari extra-trentini. Le tecniche di acquisizione dei dati in ambiente GIS verranno affinate anche grazie alla collaborazione con la ditta C&V Studio di Archeologia srl, con sede a Milano. Si prevede, infine, un soggiorno di studio a Tarragona (Spagna), presso la Universitat Rovira i Virgili, dove da diversi anni si approfondiscono gli studi archeozoologici applicati all’epoca classica, per apprendere e confrontare le metodologie in uso da parte di gruppi di ricerca internazionali.

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Silvia Rossi

Titolo del progetto: Acosmismo dell’amore. Forme e figure di un concetto weberiano
Supervisore: prof. Francesco Ghia

Obiettivo della ricerca è ricostruire il significato e la funzione della nozione di acosmismo dell’amore (Liebesakosmismus) all’interno dell’opera di Max Weber. L’acosmismo dell’amore costituisce la forma più estrema e perfettamente coerente di amore del prossimo e di rifiuto della violenza: una forma indifferenziata di bontà assoluta incompatibile con l’agire politico e con qualsiasi coinvolgimento negli ordinamenti mondani. La nozione di acosmismo dell’amore consente a Weber di illuminare - per contrasto - le condizioni dell’ordine sociale e politico, i presupposti per accedere al mondo. Il mondo è per Weber lo spazio che si apre quando la coerenza assoluta al principio dell’amore del prossimo cede il passo alla articolazione di differenze e
determinazioni. Soltanto quando, a partire da una trasformazione dell’immagine del mondo, il Liebesakosmismus lascia spazio a declinazioni meno coerenti e indifferenziate di relazione ai valori, diviene capace di farsi mondo.
A seguito di una preliminare operazione di mappatura semantica del termine «acosmismo» attraverso una ricostruzione dei suoi usi nel corpus weberiano, il lavoro indaga i tratti specifici di atteggiamenti della soggettività nei confronti del mondo di tipo acosmistico. Tale operazione permette di elaborare una fenomenologia del Liebesakosmismus utile a valorizzare la prospettiva weberiana sulle forme della soggettività e sulle possibili modalità del suo rapporto con il mondo.

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Dottorandi e dottorande 38° ciclo

Beatrice Rosa

Titolo del progetto: Per un catalogo delle immagini per la devozione personale prodotte in serie nel XV secolo.
Supervisore: prof. Aldo Galli
Il progetto che si presenta intende considerare le immagini devozionali prodotte tramite la tecnica “a calco” in terracotta, stucco e cartapesta da artisti fiorentini nel XV secolo. Si tratta di oggetti che, considerato il costo contenuto della materia in cui erano modellati e la velocità della loro esecuzione, ebbero una fortuna e una diffusione straordinaria. Nonostante la loro presenza capillare sul territorio italiano e in musei internazionali, manca ancora oggi un’inventariazione tipologica di questa categoria di sculture. Il risultato auspicato è dunque quello di un catalogo ragionato, strutturato per tipologie e per autori dove, gli esemplari, saranno in primis schedati sulla base dei loro dati tecnici, dopodiché analizzati dal punto di vista stilistico, tecnico e storico sociale. 

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Federica Biscardi 

Titolo del progetto: Trascendentale e differenza ontologica. Rosmini lettore di Schelling tra critica esplicita e inedita alleanza.
Supervisore: prof. Fabrizio Meroi
Il progetto si propone di confrontare Antonio Rosmini e Friedrich W.J. Schelling, a partire dall’interpretazione che Rosmini elabora del filosofo tedesco. La ricerca tenta, dapprima di ricostruire la ricezione rosminiana di Schelling nei suoi aspetti sia critici che ricomprensivi: individuando le fonti dirette o indirette su cui Rosmini costruisce la sua interpretazione e i motivi schellinghiani che possono aver contribuito allo sviluppo del suo pensiero. Secondariamente, il lavoro mira a confrontare i due sistemi ontologici a partire dall’analisi di due figure teoretiche, il “trascendentale” e la “differenza ontologica”, che consentono di analizzare la critica che Rosmini rivolge allo Schelling della Filosofia dell’Identità. Questo permetterà di valutare se – come avvertito da Rosmini stesso – i due sistemi filosofici possano considerarsi alternativi l’uno all’altro e se siano riscontrabili, invece, motivi di prossimità con il tardo pensiero schellinghiano.
Attraverso un approccio sia storico-filosofico che teoretico, dunque, verranno messi in luce non solo gli aspetti di critica esplicita, ma anche quelli di vicinanza e debito inedito nei confronti del filosofo tedesco, con particolare attenzione a temi significativi per la contemporaneità filosofica.

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Giovanni Rachello

Titolo del progetto: Subvertere throni Francorum: memoria, conflitti e protagonisti delle deposizioni regie in epoca carolingia (751-888).
Supervisore: Giuseppe Albertoni
Il progetto intende affrontare i temi del potere e della regalità altomedievale del mondo carolingio in un periodo cronologico che va dal 751 all’888 attraverso un focus analitico specifico incentrato sulle deposizioni regie, prestando particolare attenzione agli elementi che riguardano la fedeltà delle élites laiche ed ecclesiastiche, il processo di formazione dell’identità dei popoli e dei territori dell’impero carolingio e le peculiari dinamiche familiari della stirpe regia. L’analisi delle fonti storico-narrative e documentarie, le quali comprendono composizioni biografiche, annalistiche, diplomi, placiti e capitolari, permetteranno di ricostruire il peculiare contesto di queste situazioni di conflitto e la rilevanza che le deposizioni regie hanno avuto nell’evoluzione delle forme del potere nel mondo carolingio. In dettaglio, l’analisi prenderà in considerazione le deposizioni regie di Childerico III, Tassilone III di Baviera, Bernardo d’Italia, Ludovico il Pio, Pipino II d’Aquitania e Carlo III e varie deposizioni di membri di spicco dell’élite franca, terminando con uno studio sui gruppi familiari principali da cui emersero i supermagnates, i sovrani di stirpi minori che si disputarono i vari titoli regi e quello imperiale a partire dalla fine dell’impero carolingio. 

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Lisa Paravan

Titolo del progetto: Nuove forme di scetticismo: il New Scepticism e la rilevanza della sfida scettica all'interno del dibattito filosofico contemporaneo.
Supervisore: prof. Federico Laudisa
L’obiettivo principale del progetto è quello di comprendere il significato che lo scetticismo assume nell'attualità e di metterne in luce la rilevanza all’interno del dibattito filosofico contemporaneo.
A tal proposito, la ricerca fa riferimento non tanto alle risposte contemporanee alla sfida scettica, bensì alle proposte di riflessione avanzate dai cosiddetti New Sceptics, ovvero autori che si dichiarano esplicitamente scettici o che guardano con favore a tale posizione, sostenendo l’indisponibilità di autentiche risposte alla sfida scettica o la presenza di una verità dello scetticismo.
Attraverso l’analisi e il confronto di queste posizioni ci si propone di offrire una comprensione accurata del cosiddetto New Scepticism e, congiuntamente, di chiarire le specifiche forme e i termini entro i quali si articola, oggi, la discussione sullo scetticismo, inteso come caso paradigmatico di problema filosofico che è in grado di parlare il linguaggio dell’attualità, e che pertanto va compreso nel suo significato, nella sua portata e nelle sue pretese di legittimità.

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Luca Mattedi

Titolo del Progetto: La riquadratura dei polittici e delle pale d’altare in Toscana nella seconda metà del Quattrocento.
Supervisore: prof.ssa Laura Cavazzini 
Il progetto intende indagare con sistematicità un fenomeno tanto affascinante quanto poco studiato in letteratura, ovvero la riquadratura dei polittici in Toscana nella seconda metà del XV secolo. È proprio in questi anni, infatti, ovvero nel momento in cui in gran parte della Penisola si afferma la cosiddetta tavola “all’antica” dal formato quadrangolare, che lungo le rive dell’Arno si assiste a un generale intervento di riammodernamento strutturale dei polittici preesistenti, ora inseriti in strutture e cornici quadre. Tra gli esempi più celebri, il Polittico Baroncelli di Giotto nella Basilica di Santa Croce a Firenze, dove intorno allo scadere del Quattrocento sono stati innestati tra una cuspide e l’altra sei spicchi lignei dipinti da Sebastiano Mainardi.
Tale fenomeno sarà affrontato secondo diverse prospettive, indagando la natura di questi interventi da un punto di vista sia strutturale sia socio-culturale; si metteranno a fuoco le ragioni che hanno condotto a tali modifiche e si approfondiranno gli artisti e le botteghe specializzate in questo tipo di interventi. L’obiettivo è quello di redigere un atlante quanto più completo di pale d’altare e polittici riquadrati, corredandolo di una serie di saggi introduttivi e schede critiche, nonché di un ricco repertorio fotografico.

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Marco Zanella

Titolo del progetto: La Repubblica di Venezia di Henry Wotton, ambasciatore inglese. (1604 – 1623)
Supervisore: Marco Bellabarba
Il progetto di ricerca ha l’obiettivo di determinare, attraverso la figura di Sir Henry Wotton ambasciatore inglese presso la Repubblica di Venezia, il modo in cui il mito storico – politico di Venezia si sia diffuso ed affermato con forza in Inghilterra durante i primi anni del XVII secolo. In un periodo di forti scontri politici e religiosi in tutta Europa la sua lunga frequentazione delle istituzioni della Repubblica lo rese un tramite decisivo per accreditare l’immagine di Venezia nell’Inghilterra degli Stuart. Ricostruendo la rete di conoscenze che egli ebbe nell’ambiente veneziano durante tre lunghe ambasciate si intende comprendere in che forma abbia conosciuto le istituzioni della Repubblica e, attraverso lo studio della sua produzione epistolare, la maniera in cui egli descrisse la Serenissima.
 

 

 

Marika Ciela

Titolo del progetto: Indagini sulla tecnologia ceramica tra VI e V millennio a. C. in area veneta. Dalla materia prima ai processi di neolitizzazione
Supervisore: prof.ssa Annaluisa Pedrotti
La ricerca ha come oggetto lo studio tipo-cronologico e tecnologico di un gruppo di ceramiche provenienti dai principali contesti neolitici del Veneto occidentale. I siti, collocati cronologicamente tra la seconda metà del VI e i primi secoli del V millennio a.C., presentano materiali riferibili alla cultura di Fiorano e alla fase iniziale della cultura dei Vasi a Bocca Quadrata (VBQ I – Stile geometrico lineare). L’obiettivo del progetto è di ricostruire la catena operativa della produzione vascolare con una particolare attenzione ai processi produttivi (approvvigionamento della materia prima, impasti e tecniche di foggiatura, cottura) e di approfondire il rapporto tra le antiche comunità agricole e il territorio. Lo studio sfrutterà una metodologia di indagine che integra lo studio tipocronologico con quello archeometrico-sperimentale.

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Marina Rossi

Titolo del progetto: L’eredità di György Ligeti nella musica corale a cappella. Un paradigma della cultura musicale mitteleuropea nell’Europa avanguardista.
Supervisore: prof. Marco Uvietta
Il progetto intende prendere in analisi l’opera corale di György Ligeti (1923-2006) nella globalità del suo percorso evolutivo per comprendere il suo lascito nel panorama musicale contemporaneo, sia a livello degli esiti stilistici delle nuove generazioni di compositori, sia nel contesto degli approcci esecutivi delle realtà corali.
Tale repertorio presenta aspetti di notevole interesse, in quanto vi trova espressione quel dualismo culturale che ha caratterizzato i due fronti della cortina di ferro; la carriera del compositore, infatti, si è divisa tra l’Ungheria comunista di Rákosi e, dopo la fuga del compositore avvenuta nel 1956, l’Europa Occidentale. Per questo motivo si vuole prendere in esame il corpus della sua musica corale nel suo complesso, in quanto preziosa testimonianza della cultura mitteleuropea del Secondo Novecento e come manifestazione della multiforme identità espressiva di un compositore la cui opera, a cento anni dalla nascita, non ha mai smesso di essere attuale.

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Martina Perotta

Titolo del progetto: ‘La Coscienza dell’Alleanza’. Un nuovo paradigma di sionismo spirituale nelle opere di David Hartman, Eliezer Schweid e Aviezer Ravitzky.
Supervisore: prof. Massimo Giuliani
Il progetto di ricerca si propone di indagare alcune istanze ideologiche, comunitarie e sociali emerse in seno alla corrente spiritual-religiosa del sionismo, a partire dagli anni Settanta del Novecento. La ricerca prende in considerazione i contributi di tre intellettuali israeliani, attivi tra la seconda metà del XX e l’inizio del XXI secolo, in prospettiva comparativa: David Hartman (1930-2013), Eliezer Schweid (1929-2022) e Aviezer Ravitzky (1945). Particolare rilevanza sarà attribuita alla critica dell’interpretazione della sovranità ebraica sostenuta dai movimenti che si associano al radicalismo messianico, affiliati sia alla causa sionista, sia a quella antisionista – tacciati di assumere un approccio ontologico-essenzialista alla caratterizzazione dello Stato e “teosofico” alla lettura dell’evento storico – valorizzando il criterio ermeneutico della “de-mitologizzazione” del religioso. Verrà mostrato come i nostri autori prediligano l’enfasi storica sul valore esistenziale ed etico-sociale dell’ortoprassi (halakhà), accantonando definitivamente il progetto teologico-politico del sionismo religioso redenzionista e l’ingerenza opportunistico-pragmatica dei circoli haredi nella “politica teologica” israeliana. L’adozione del paradigma antropologico collettivo associato al Sinai – la “Coscienza dell’Alleanza” –, considerato come riferimento normativo del popolo ebraico non solo in termini etici, ma anche di autonomia storica e cognitiva, permette infatti di rivendicare al gruppo sociale la responsabilità e l’imputabilità dell’agenzia storica acquisita nel mondo contemporaneo, intendendo quest’ultima – e Israele come suo mezzo d’esercizio – non più sotto il profilo metafisico-provvidenziale, ma in veste di “contributo identitario e storico-culturale”, con potenziali ricadute su giustizia, inclusione e gestione dei conflitti. Il progetto di ricerca cercherà di enucleare alcuni aspetti comuni alle opere dei tre autori per evidenziare la genesi di un nuovo paradigma sionista che ponga l’accento sul potenziale critico e “stabilizzatore” di alcuni dispositivi culturali-tradizionali, facendo da essi emergere un posizionamento nuovo, strettamente riconducibile alle più recenti trasformazioni dell’autocoscienza storica e religiosa dell’Ortodossia moderna: (1) la razionalità e l’intelligibilità universale dei valori halakhici (in considerazione della dialettica tra halakhà e aggadà e della questione delle tahamei ha-mitzvot); (2) l’indagine sul nucleo morale e il contenuto sociale di concetti tradizionali come quelli di tzedaqà o mipnei darkei shalom; (3) l’approfondimento della filosofia politica maimonidea e l’attribuzione interpretativa del ‘minimalismo o realismo messianico’; (4) l’approccio de-mitologico alla storia e l’affermazione sub specie humanitatis della sua radicale contingenza; (5) il riferimento normativo alla ‘teologia delle Alleanze’.

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Martina Sciortino

Titolo del progetto: Archeologia e Archeometria del fuoco. L'integrazione dei dati archeometrici nell'indagine stratigrafica delle strutture da fuoco e dei depositi combusti.
Supervisore: Stefano Grimaldi
Nello specifico del progetto Ar.Ca., si intende declinare il lavoro nell'ambito della cosiddetta “archeologia del fuoco”, branca della disciplina che studia il fenomeno pirotecnologico sia come  trasformazione chimico-fisica di manufatti e depositi, sia come strumento, sia come agente culturale.
Tramite l'analisi critica di una serie di esperienze di analisi condotte su un pool di casi di studio ad alta variabilità tipologica e cronologica, si intende arrivare a proporre dei protocolli e delle strategie per ottimizzare, in base al contesto, l'efficienza del processo di ricerca, sia in termini economico-gestionali, sia in termini di produzione e analisi dei dati. I casi di studio principali saranno rappresentati da quattro scavi di ricerca (focolari paleolitici del Riparo Mochi, depositi a fumiers del Riparo Gaban, strutture pirotecnologiche produttive e funerarie di Populonia, un sito alto-medievale da individuare); ad essi verranno aggiunti una più cospicua serie di casi applicativi di verifica, selezionati in collaborazione con le Soprintendenze coinvolte.
La valutazione delle analisi archeometriche da applicare verrà svolta in collaborazione con la Scientific Archeology Unit del Weizmann Institute of Science di Rehovot (Israele), presso cui verrà svolta anche parte dell'attività di laboratorio.
Borsa di dottorato PNRR tematica 3: Archeometria da Campo: metodologie e protocolli di analisi per l'archeologia (Ar.Ca.).
Ente estero in partnership: Scientific Archeology Unit del Weizmann Institute of Science di Rehovot, Israele; referente: Elisabetta Boaretto. Ente pubblico in partnership: Soprintendenza per i Beni Culturali – provincia autonoma di Trento.

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Paolo Riccardo Oliva

Titolo del progetto: Patrimoni etnografici e “Archivi della scienza”, dalla conservazione alla valorizzazione: il caso del Museo Etnografico Trentino di San Michele all’Adige (d’ora in poi METS).
Supervisore: prof. Andrea Giorgi
L’attività di ricerca, che si svolgerà presso il METS, avrà come principale obiettivo quello di favorire una riprogettazione e semplificazione dei modelli di catalogazione e inventariazione, favorendo l’utilizzo di nuove e più efficaci soluzioni digitali in grado di garantire anche una maggior efficienza e visibilità dell’ente. Essa si articolerà in tre differenti fasi, tra loro concatenate. In una prima fase si condurrà una riflessione trasversale a tutte le raccolte del METS e ai materiali frutto di attività di ricerca, che sia finalizzata a comprendere lo “stato dell’arte” e a definire operazioni funzionali a conseguire la descrizione complessiva del patrimonio museale. 
Successivamente, verrà progettata un’attività di digitalizzazione del patrimonio del METS e/o di recupero delle digitalizzazioni pregresse, concepita in un’ottica di omogeneità e in coerenza con gli standard operativi e progettuali in uso presso le maggiori istituzioni culturali. Infine si rifletterà in merito alla conservazione degli oggetti in formato digitale (schede di catalogo e/o data base), sia nella prospettiva di una loro disponibilità a lungo termine, sia in vista di una loro valorizzazione, compito istituzionale precipuo del museo. 

 

 

 

 

Dottorandi e dottorande 37° ciclo

Albanese Elena

Titolo del progetto: La Politica di Walter Benjamin: una metafisica materialistica del Profano
Tutor: Michele Nicoletti
Il progetto si propone di fare luce sulla Politica di Walter Benjamin, cui egli lavorò nei primi anni Venti. A partire dai pochi testi del progetto originario pervenutici, s’intende investigare gli snodi teorici utili alla ricostruzione dei concetti, in esso centrali, di vero Politico e vera Politica. Dopo aver riconosciuto il debito benjaminiano verso Kant, Nietzsche, Marx e Weber, ci si volge al confronto con i principali interlocutori della sua teoria politica – quali Carl Schmitt, Erich Unger, Gustav Landauer, Ernst Bloch e Hugo Ball – per farne emergere i tratti distintivi: ovvero la matrice anarchica, un peculiare nichilismo messianico e un sempre più marcato approccio materialista. Contro il paradigma della «rottura», si insisterà piuttosto sulla continuità della riflessione benjaminiana sul Politico, la cui scaturigine coincide proprio con la Politik: una metafisica materialistica del profano, punto di convergenza dei suoi interessi filosofici, politici, teologici ed estetici.
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Baderna Carlo

Titolo del progetto: “Politica documentaria e prassi archivistica comunale: indagine diacronica sul caso di Vercelli (secoli XI-XIV)”.
Tutor: Giuseppe Albertoni
Il progetto di ricerca intende offrire un’analisi della politica documentaria e della prassi archivistica che il comune di Vercelli – nella concreta gestione delle proprie carte – espresse nel costante tentativo di rappresentarsi e rappresentare la sua visione territoriale. Le teorie e i metodi della diplomatica contribuiscono, in questo senso, a restituire un rilievo storico generale dell’ambiente politico, istituzionale e culturale dell’epoca comunale vercellese. L’indagine è rivolta a una comparazione dei fondi documentari conservati nell’Archivio Civico di Vercelli (pergamene sciolte, “mazzette”, libri iurium, registri), dalle prime attestazioni pergamenacee dell’XI secolo, alle elaborazioni documentarie trecentesche viscontee.
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Cammarata Clarissa

Titolo del progetto: la tradizione liturgico-musicale dell’Ufficio ad Asti
Tutor: Marco Gozzi
Il progetto è incentrato sullo studio della Liturgia delle Ore ad Asti, centro di notevole importanza in epoca medioevale, attraverso taluni manoscritti databili e datati complessivamente dal XII al XVI secolo. L’Ufficio astigiano sarà esaminato sia dal punto di vista liturgico sia da quello musicale e, in particolare, melodico; l’analisi si svilupperà inoltre in molteplici direzioni: nell’evoluzione dell’Ufficio attraverso i secoli, nel confronto tra i manoscritti selezionati sulla base dell’istituzione ecclesiastica di origine e/o provenienza e, infine, nel confronto con manoscritti coevi di aree più o meno limitrofe.  

 

 

 

 

 

Colagrande Andrea

Titolo del progetto: Archeologia funeraria in Italia settentrionale. Ricostruzione della società altomedievale attraverso lo studio e il censimento dei contesti funerari tra VIII e X secolo. 
Tutor: Elisa Possenti
La ricerca ha come area di interesse l’archeologia funeraria nell'Italia settentrionale nel periodo cronologico compreso tra i secoli VIII e X. L'area oggetto di indagine è di notevole interesse data la sua funzione di cerniera tra il mondo germanico e quello mediterraneo e l'obiettivo primario del progetto è quello di censire e mettere a sistema di tutti i dati finora esistenti con creazione di un Web-GIS tentando di ricostruire la società altomedievale del Nord Italia partendo dall'analisi dei diversificati contesti archeologici con l'ausilio delle coeve fonti scritte. In questa direzione si vuole seguire l'evolversi della ritualità funeraria in un arco cronologico segnato dall’immaterialità del rito, evidenziare il rapporto esistente tra centri demici e necropoli, indagare la presenza di sepolture privilegiate all'interno delle aree cimiteriali e ottenere dati fondamentali per la classificazione dello status sociale degli inumati. 
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Gatti Alice

Titolo del progetto di ricerca: Lastre funerarie terragne figurate e con ritratto nel territorio della Repubblica di Genova (secoli XIII – XV). Catalogo, tipologie e botteghe. 
Tutor: Aldo Galli
Il progetto di ricerca intende analizzare e approfondire la diffusione, all’interno del territorio della Repubblica di Genova, della tipologia della lastra tombale terragna figurata, in un arco cronologico che comprende il XIII e il XV secolo. L’obiettivo è censire in maniera aggiornata tale patrimonio e considerare il contesto artistico - culturale e gli aspetti attributivi, sociali e devozionali. Lo studio si propone anche di valutare la cronologia delle opere e le loro tipologie ed evidenziare caratteristiche comuni o l’esistenza di modelli di successo e, successivamente, circoscrivere degli ambiti di produzione o ipotizzare alcune attribuzioni.
L’area geografica interessata è quella un tempo della Repubblica di Genova: comprendente quindi Genova, le Riviere, il Genovesato, l’Oltregiogo e la Corsica.
La ricerca si avvale di alcune fonti di rilievo quali opere manoscritte, testi e incisioni di eruditi locali e una parte di fonti d’archivio.
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Tommaso Greco

Titolo del progetto: L’economia nel diritto: le costituzioni imperiali quali strumento per la comprensione della politica economica imperiale dall’età di Nerva a Commodo (96 d.C-192 d.C.).
Tutor: Elvira Migliario
Il progetto si propone di raccogliere e interpretare le costituzioni imperiali databili al II secolo d.C. conservate per tradizione diretta e indiretta. Lo studio, poggiando sui numerosi elementi di continuità formale presenti all’interno del corpus in oggetto, e al contempo comprendendone i meccanismi di composizione e pubblicazione, toccherà importanti aspetti di storia istituzionale, giuridica, sociale ed economica di II secolo d.C., offrendo nuovi spunti nell’interpretazione del periodo, e in particolare dei mutamenti che si ebbero a cavallo della crisi demografica Antonina, rispetto ai quali mancano fonti letterarie e storiografiche antiche d’ampio respiro. A conclusione della raccolta, saranno poi presi in esame i testi che più sottolineano l’intervento dell’imperatore in ambito giuridico-finanziario, nel tentativo di dimostrare quali ricadute potessero avere le decisioni imperiali nel sistema economico imperiale e nei suoi principali fattori; nel fare ciò, si darà attenzione alle più recenti letture sulla storia economica del mondo antico, e si verificherà l’applicabilità dei numerosi modelli comparativi proposti alla luce delle informazioni raccolte per il periodo.
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Levoni Roberto

Titolo del progetto: Adriaan Koerbagh, la teologia-politica nel circolo di Spinoza tra democrazia e socianesimo.
Tutor: Alessandro Palazzo
Tralasciato dalla storiografia filosofica per circa tre secoli in quanto iscritto sotto la categoria di "spinozista minore", la figura di Adriaan Koerbagh (1632-1669) negli ultimi decenni si trova al centro della ricerca inerente al cosiddetto "circolo" di Spinoza e, più in generale, alla filosofia nederlandese d'Età Moderna. Concausa legata a questa lacuna fu una sorta di damnatio memoriae che colpì Koerbagh: infatti, dal momento del suo arresto nel 1668 per eresia e blasfemia, cui seguì il rogo delle sue opere – nelle quali sosteneva una forte ideologia antitrinitaria, anticlericale e "scientista" –, amici e conoscenti si ritirarono a vita privata, fingendo di dimenticare l'"eretico di Amsterdam". Lo scopo primario del mio progetto di ricerca è proprio quello di inserirsi all'interno di questa neonata critica "koerbaghiana", nel tentativo, innanzitutto, di portare luce sugli elementi ancora oscuri della biografia e del pensiero dell'autore. In secondo luogo, analizzare la sua democratica teologia politica all'interno sia del circolo stesso di Spinoza, sia della cultura europea della prima Età Moderna, prediligendo, infine, il confronto con Spinoza stesso, coetano, amico e collaboratore di Koerbagh. L’obiettivo finale della ricerca è quindi arricchire la conoscenza di un autore importante – quanto fino a pochi anni fa dimenticato – e più in generale della filosofia nederlandese ed europea nella prima Età Moderna.
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Marchesi Sara

Titolo del progetto: La sostenibilità della cura/caring is sustainability. Per una eco-logica sociale.
Tutor: Andrea Aguti
Il pensiero ecologico, volto alla salvaguardia dell’ecosistema attraverso un nuovo approccio di analisi del mondo vegetale e animale non umano, così come dei nostri rapporti sociali, sembra fornire la più rilevante sintesi di idee per aprire nuove prospettive di revisione dell’intero sistema sociale dei nostri tempi. Si intende pertanto approfondire il legame tra società della cura e società ecologica, a partire da un’analisi comparata delle teorie dell’Ecologia sociale, dell’Ecosofia e dell’Ecofemminismo. Il focus sarà posto sulla necessità di sviluppare un approccio olistico in opposizione alla visione dualistica e alla frammentazione che caratterizzano la società di matrice occidentale e capitalista, per indirizzare i rapporti tra esseri viventi verso una eco-logica in grado di orientare il ripensamento degli spazi di vita e lavoro. Ripensare le strutture che reggono la società (spazi pubblici, ambienti, tempi e modi lavorativi e formativi, così come la dimensione privata e famigliare) in un’ottica di cura e sostenibilità che contenga tutte le dimensioni esistenziali affrontate dai pensieri filosofici sopra menzionati, infatti, può rappresentare, oltre che un importante contributo per appianare disuguaglianze e tensioni sociali, anche un motore di crescita della qualità di vita dal punto di vista economico, sociale, individuale e ambientale.
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Lorenzo Pirazzi

Titolo del progetto: Federico Brandani. La vita e le opere di un Plasticatore urbinate del XVI secolo
Tutor: Aldo Galli
Il progetto di dottorato che si propone in questa sede è incentrato sulla figura di Federico Brandani (1525ca – 1575) e sulla sua attività di plasticatore, svolta principalmente nei territori del ducato di Urbino al tempo di Guidobaldo II della Rovere ma con due documentati soggiorni a Roma e in Savoia che lo videro impegnato, rispettivamente, nel cantiere della villa suburbana di Giulio III del Monte e al servizio di Emanuele Filiberto per la decorazione dei castelli di Rivoli e Fossano.

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Rapisarda Aurora

Titolo del progetto: Gestione sostenibile delle risorse termali e paratermali tra passato e presente: le Terme di Pejo in prospettiva geostorica
Tutor: Elena Dai Prà
Il progetto prevede un percorso di analisi geostorica e valorizzazione del patrimonio termale trentino, con caso studio le Terme di Pejo, nel quadro del paradigma della sostenibilità. Facendo uso di diverse fonti integrate con i risultati della ricerca di terreno, si intende ricostruire la storia del sito e della fonte termale al fine di metterne in luce eventuali forme passate di gestione sostenibile, propedeutiche alla pianificazione e gestione futura. I risultati porteranno allo sviluppo di quadri interpretativi sulla relazione di lunga durata acque-insediamenti in ambiente alpino, nonché alla realizzazione di prodotti ed eventi culturali per sostenere il rilancio post-pandemico del settore e sensibilizzare la clientela alla gestione e fruizione sostenibile della risorsa idrica.

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Dottorandi e dottorande 36° ciclo

Bertani Corrado

Titolo del progetto: La scuola hegeliana dal 1818 al 1831. Interpretazioni e sviluppi del pensiero di Hegel ad opera dei suoi seguaci e collaboratori
Tutor: Meroi Fabrizio
I più stretti collaboratori di Hegel a Berlino, che furono anche i curatori della prima edizione delle sue Opere, e alcuni suoi seguaci che operarono presso altre università tedesche finora sono stati dimenticati dalla storiografia filosofica, sia perché sono stati ritenuti dei meri epigoni, sia perché la figura del loro maestro, attirando su di sé tutta l’attenzione degli studiosi, ha oscurato la loro attività. In particolare, si sa ancora molto poco riguardo alle iniziative che Leopold von Henning, Karl Ludwig Michelet, Ludwig Boumann, Georg Andreas Gabler, Hermann Friedrich Wilhelm Hinrichs e Johann Georg Mussmann – per fare qualche nome – intrapresero fino al 1831 (anno della morte di Hegel), come pure rispetto al contenuto e alle finalità dei loro scritti di quel periodo. Il mio progetto di ricerca si propone di colmare almeno in parte la lacuna, esaminando il maggior numero possibile di fonti degli autori citati: monografie, articoli e recensioni su riviste, dissertazioni, lettere, atti universitari ecc. L’assunto che sta alla base del progetto è che questi studiosi, che furono il tramite con cui la “filosofia speculativa” giunse alla generazione di Kierkegaard, Engels, Marx e molti altri intellettuali del pieno Ottocento tedesco, svolsero un interessante lavoro di esegesi su diversi punti e aspetti del sistema hegeliano, che al tempo stesso cercarono di elaborare, integrare, applicare a campi o problemi che Hegel non aveva considerato.
L’obiettivo della ricerca è di arricchire la conoscenza della “scuola hegeliana”, e più in generale della filosofia tedesca nei primi due decenni della Restaurazione.

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Cau Francesca

Titolo del progetto: Per un commento storico a Plutarco, Vita di Pompeo – Parte II (capp. 46-80 e synkrisis)
Tutor: Elvira Migliario
A dispetto del sempre vivo interesse riservato dalla letteratura di settore alla figura di Pompeo, la Vita plutarchea dedicata al generale non è ancora stata sottoposta ad un’analisi storiografica sistematica, se non limitatamente alla sua prima sezione (H. Heftner, Plutarch und der Aufstieg des Pompeius: ein historischer Kommentar zu Plutarchs Pompeiusvita. I: Kap. 1-45, Bern - Frankfurt am Main 1995). Il presente progetto di ricerca si propone dunque in primis di colmare questa lacuna con la realizzazione di un commento storico ai capp. 46-80 dell’opera – nei quali Plutarco traccia la parabola discendente del suo eroe –, completato dall’analisi della synkrisis finale.
Rispetto alla prima parte, che costituisce quasi una trattazione a sé stante, la seconda solleva un maggior numero di interrogativi e spunti di riflessione per via dei suoi stretti legami con le altre biografie plutarchee relative a figure dello stesso periodo (in particolare le Vite di Cesare, Catone minore, Crasso, Antonio e Bruto), considerate da C.B.R. Pelling come parte di un progetto unitario. L’analisi puntuale del testo del Pompeo dovrà dunque inserirsi inevitabilmente all’interno di una più ampia disamina degli anni 60-48 a.C. nell’opera di Plutarco. Nel contesto di tale studio, verrà affrontata anche la spinosa questione del rapporto intercorrente fra la narrazione plutarchea e il secondo libro delle Guerre civili di Appiano, i cui numerosi punti di contatto vengono di norma ricondotti ad una fonte comune (verosimilmente Asinio Pollione), tuttora oggetto di dibattito.
Infine, l’analisi della synkrisis conclusiva invita ad una considerazione del Pompeo non solo in rapporto alle corrispondenti Vite romane ma anche al suo parallelo greco, l’Agesilao, giacché l’operazione di modellamento reciproco spesso operata da Plutarco sulle sue doppie biografie potrebbe aver determinato alterazioni del dato storico contenuto nell’opera. 

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Di Pasqua Flavia Carmen

Titolo del progetto: Tra democrazia degli antichi e democrazia dei moderni. Il costituzionalismo democratico dell’Ottocento alla prova: la Repubblica romana del 1849
Tutor: Anna Gianna Manca
Gli obiettivi di questa ricerca si condensano in primo luogo attorno all’indagine del progetto, o meglio, dei progetti politico-costituzionali della costellazione democratica a partire dagli anni Trenta del XIX secolo, estendendo l’interesse a una prospettiva che travalichi i confini della penisola italiana in chiave transnazionale. L’idea sarebbe quella di studiare come, e attraverso quali parole e concetti-chiave, si è sviluppato il ‘discorso’ sulla costituzione adottando come ineludibile termine di confronto l’esperienza repubblicana francese del 1848 a sua volta espressione di un complesso dibattito. L’intento, quindi, sarebbe di approcciarsi all’argomento sia da un punto di vista dell’immaginario costituzionale dei democratici e di Giuseppe Mazzini, sia dal punto di vista eminentemente istituzionale, cercando di rispondere al quesito: “quale tipo di Stato avevano in mente gli animatori della Repubblica Romana?”

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Fuscone Alessia

Titolo del progetto: Per un approccio sistematico alla comprensione e alla tutela dei siti archeologici in grotta della Campania
Tutor: Annalisa Pedrotti
Il progetto ha due obiettivi: sistematizzare e incrementare la conoscenza dei rinvenimenti archeologici in grotta in Campania; rafforzare la tutela delle grotte, intese come deposito archeologico attraverso un sistema informativo territoriale (Gis). Attualmente manca uno studio sistematico sull’archeologia delle grotte della Campania. Gli studi circoscritti a singoli contesti non considerano la relazione tra i siti in grotta e siti esterni. Inoltre, si rilevano lacune nel catasto esistente, essendo state molte grotte esplorate solo da speleologi. Il progetto prevede una prima fase costituita dal censimento dei siti in grotta. In seconda fase si procederà all'analisi della distribuzione degli insediamenti e dei reperti. L'analisi ha come scopo i) elaborare una mappatura in chiave diacronica dei contesti, ii) mappare le relazioni tra i siti noti e gli areali esterni; iii) definire le forme di occupazione e l'uso funzionale dei siti in grotta. Lo studio contribuisce a un incremento della conoscenza del territorio e dell'apporto scientifico - archeologico all’attività speleologica, coinvolgendo enti e istituzioni, in un'ottica di rete sempre più ampia. 

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Garattoni Annalisa

Titolo del progetto: Tecniche costruttive di epoca romana: catalogo ed analisi delle strutture edilizie presenti in Trentino
Tutor: Emanuele Vaccaro 
Il progetto intende realizzare uno studio sistematico delle tecniche costruttive delle strutture edilizie di età romana ritrovate in Trentino, ponendo particolare attenzione a quegli elementi di tipicità regionale, da cui si potranno desumere considerazioni di carattere sociale, economico e culturale. Il fine è quello di creare un catalogo delle tecniche edilizie che, fornendo informazioni in modo critico e puntuale, possa divenire strumento conoscitivo e consultivo soprattutto per future indagini archeologiche e interventi di conservazione. In breve, il progetto mira a colmare un deficit conoscitivo presente nella letteratura archeologica e a comprendere e analizzare l'evoluzione delle tecniche costruttive romane a livello regionale. 

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Pontalto Andrea

Titolo del progetto: Piero Martinetti e il neohegelismo. Idealismo, religione e progresso
Tutor: Massimo Giuliani
Intendo determinare i principali motivi speculativi e il carattere religioso fondamentale dell’idealismo trascendente di Piero Martinetti attraverso un confronto con gli autori del neohegelismo a lui contemporanei. Collocherò il suo profilo in una dimensione europea, e, nello specifico, in quella tradizione dell’idealismo post-hegeliano (minoritaria in Italia) che parteggia per la trascendenza, e farò particolare riferimento al neoidealismo anglosassone. Attraverso un lavoro di analisi storiografica proverò, inoltre, a verificare l’ipotesi per cui l’alternativa storica tra l’idealismo trascendente di Martinetti e l’attualismo di Gentile si sia originata a partire da un confronto con la kantiana sintesi del molteplice. Infine mostrerò il fondamento razionale e il valore escatologico che la religione assume nel pensiero di Martinetti, nonché il nuovo significato che le nozioni di progresso e di tempo assumono all’interno di una prospettiva di trascendenza come quella da lui proposta. 

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Talamini Stefano

Titolo del progetto: Guida agli archivi dei reggimenti della Repubblica di Venezia in Terraferma (secoli XIV-XVIII)
Tutor: Andrea Giorgi
Il progetto si propone di redigere una guida agli archivi dei reggimenti della Terraferma veneziana, cioè quel territorio compreso tra la Patria del Friuli e Bergamo che fu sotto il controllo della Repubblica di Venezia dal primo ‘400 (con alcune eccezioni) al 1797. Verrà ricostruito il quadro completo della documentazione prodotta dalle istituzioni di governo della Repubblica in Terraferma, facendo tuttavia riferimento non alla distribuzione del patrimonio nelle attuali sedi organizzative (Archivi di Stato, Archivi comunali) ma all’organizzazione istituzionale storica della Serenissima sul territorio. 

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Terra Claudia

Titolo del progetto: La questione della democrazia in Claude Lefort. Paradossi e sfide della modernità di fronte al teologico-politico
Tutor: Olivia Guaraldo
Il progetto intende chiarire il significato dello scioglimento del nesso tra teologico e politico nel pensiero di Claude Lefort. Si vogliono in primo luogo comprendere le novità introdotte con la modernità e la democrazia, come l’avvento di un luogo vuoto del potere e la conseguente impossibilità da parte di quest’ultimo di figurarsi nel corpo del sovrano. A tal proposito verrà indagata la riflessione di Lefort sui due corpi del Re di Ernst Kantorowicz e verrà accordata particolare attenzione ai contributi del filosofo francese che riflettono sull’avvento della modernità per comprendere come venga messa da parte, in democrazia, la metafora organologica a favore del concetto fenomenologico di “carne”. Sebbene queste trasformazioni siano vere rotture della modernità si vuole insistere sulla persistenza di una dimensione del potere come accesso simbolico del sociale. In secondo luogo, si tenterà di inserire queste problematiche nel quadro di una riflessione sulla secolarizzazione. Verrà presa in esame, infine, la questione della democrazia nel suo rovesciamento totalitario, proprio a partire dal tentativo di quest’ultimo di ricreare un corpo alla società e di eliminare la trascendenza del potere. 

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Tonni Sara

Titolo del progetto: Antichi maestri italiani al Thorvaldsens Museum di Copenaghen: il collezionismo di un artista danese nella Roma di inizio Ottocento
Tutor: Alessandra Galizzi Kroegel
Questo progetto di ricerca ha come obiettivo lo studio e la valorizzazione del gruppo di dipinti di scuola italiana conservato fra le antichità raccolte a Roma dallo scultore danese Bertel Thorvaldsen (1770-1844) e parzialmente esposto nel museo dedicatogli a Copenaghen. Ciò consentirà di esaminare la figura di Thorvaldsen in una prospettiva non ancora indagata, cioè come collezionista di dipinti databili dal XV al XVII secolo. Il progetto poggia dunque su due perni: da un lato lo la pregevole ma trascurata raccolta, con il fine di chiarire l'autore, il soggetto, la cronologia e la provenienza dei singoli pezzi, attraverso la catalogazione delle opere e il vaglio degli archivi del Thorvaldsens Museum; dall'altro, intrinsecamente, Thorvaldsen come collezionista (anche) di pittura antica nel milieu culturale romano ed europeo della prima metà dell'Ottocento, con una messa a fuoco sul ruolo ricoperto dallo scultore danese. 

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Dottorandi e dottorande 35° ciclo

Francesca Ballestrin

Francesca BallestrinTitolo del progetto: Presenze germaniche nell’Italia tardoantica
Relatrice: Elisa Possenti
L’obiettivo della ricerca è comporre il quadro delle presenze germaniche nell’Italia tardoantica tra la metà del III e il V secolo d.C., individuando le testimonianze archeologiche relative agli spostamenti di gruppi umani che costituirono le premesse delle grandi migrazioni altomedievali. Nello specifico, si intendono mettere a confronto le strutture insediative, la cultura materiale, gli usi funerari e i risultati di recenti analisi antropologiche, che identificano le popolazioni germaniche nelle sedi originarie, nelle tappe intermedie dei loro spostamenti verso ovest e nelle sedi di destinazione finale nella Penisola.

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Alberto Delama

Titolo del progetto: Il fondo di Luciano Chailly (1920 – 2002): indagine intorno a un protagonista del secondo Novecento italiano ed europeo
Relatore: Marco Uvietta

Il progetto considera nella sua interezza il fondo archivistico del compositore Luciano Chailly, attivo nella seconda metà del Novecento, per mettere in luce aspetti del contesto culturale e musicale di Milano, uno dei più importanti punti di riferimento musicali europei e internazionali del XX secolo. Particolare interesse assumerà la documentazione relativa al teatro musicale, nonché l’indagine sui rapporti con i compositori a lui coevi e con quelli della generazione successiva, oltre che il rapporto dialettico con l'avanguardia musicale.

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Francesca Fidelibus

Fidelibus

Titolo del progetto: Sacro e potere. La Teologia civile ragionata di Giambattista Vico
Relatore: Francesco Ghia

Scopo del progetto è quello di ricostruire il rapporto tra i concetti di sacro e potere nell'ultima opera di Giambattista Vico, la Scienza Nuova. In prima battuta, si tenterà, dunque, di circoscrivere il senso e il significato che entrambi i termini assumono nell'uso e nel contesto storico-discorsivo vichiano. In seconda battuta, attraverso la selezione preliminare, si tenterà di analizzare gli spostamenti e le alternative configurazioni che il rapporto in questione assume nelle diverse stesure dell'opus maius. Attraverso un duplice approccio, storico-filologico e filosofico, si cercherà, da un lato, di rapportare al fuoco prospettico della relazione sacro-potere le configurazioni politiche emergenti nell'opera vichiana e, dall'altro lato, di illuminare il senso e il significato di una teologia civile ragionata.

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Alberto Lai

Titolo del progetto: Manufatti, meccanismi e rituali dell’ostensione delle reliquie tra medioevo e prima età moderna: pulpiti interni ed esterni, arche, dossali d’altare
Relatrice: Laura Cavazzini

Il presente progetto si propone di catalogare e analizzare i diversi meccanismi di ostensione delle reliquie in Europa (con particolare attenzione all’Italia) tra il XII e il XVI secolo. In particolare, si pone come obiettivo quello di mappare, facendo riferimento alle fonti scritte e alle testimonianze iconografiche e materiali, i pulpiti – interni o esterni alle chiese – realizzati appositamente per l’ostensione delle reliquie; i meccanismi di vario genere – tavole dipinte, coperture in legno o in oro – che permettevano lo svelamento delle arche all’interno delle quali erano conservati i resti corporei di santi e beati. Parallelamente a questa ricognizione, da condurre su scala europea, verrà affrontata l’analisi dei rituali dell’ostensione delle reliquie che avvenivano grazie ai sopra citati supporti.

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Tommaso Manzon

Titolo del progetto: Le Acque che Scorrono Silenziose: uno studio delle fonti dell’esemplarismo cristocentrico bonaventuriano, con particolare riferimento al suo rapporto con la patristica greca
Relatrice: Irene Zavattero

Il mio progetto consiste in un’indagine sistematica della teoria delle idee nella sua forma raggiunta nel contesto del pensiero filosofico del XIII secolo. In particolare la mia intenzione è quella di prendere come punto di riferimento l’opera del filosofo e teologo francescano San Bonaventura da Bagnoregio. Per quanto la dottrina delle idee fosse un tratto comune dei pensatori contemporanei a Bonaventura, la mia tesi di ricerca prende le mosse dall’ipotesi che la sua particolare versione di questa dottrina rappresenti il punto di arrivo e di massima maturità di un processo storico ed intellettuale incominciato con l’incontro tra le correnti di pensiero del paganesimo tardo-antico e il pensiero filosofico e teologico dei Padri della Chiesa. Il tema principale del mio lavoro sarà verificare come la patristica greca abbia influenzato e contribuito alla sintesi bonaventuriana.

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Andrea Perez

Titolo del progetto: Lo sfruttamento delle risorse animali nel Pleistocene superiore in Italia settentrionale: ricostruzione delle strategie venatorie nella sequenza del Paleolitico medio e superiore al Riparo Mochi (Balzi Rossi) e Riparo Tagliente (Monti Lessini)
Relatore: Stefano Grimaldi
La ricerca definirà i comportamenti venatori delle due specie umane che abitarono l’Italia settentrionale nel corso del Paleolitico medio e superiore, il Neandertal e l’Uomo anatomicamente moderno. Lo studio analizzerà i resti faunistici provenienti dai livelli musteriani, protoaurignaziani e aurignaziani di due siti chiave: il Riparo Mochi (Balzi Rossi - Liguria) e il Riparo Tagliente (Monti Lessini - Veneto). L’obiettivo finale della ricerca è la ricostruzione dei diversi aspetti del comportamento venatorio umano ma anche la definizione dello scenario ecologico-ambientale e la stagionalità di frequentazione dei due siti.

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Gabriele Pulvirenti

Titolo del progetto: Il concetto di “convenienza” nel Giusnaturalismo e le sue radici filosofiche
Relatore: Michele Nicoletti
Il progetto si propone di tracciare una storia del concetto di “convenien-za” (convenientia, convenance) nell’Età Moderna, limitandone princi-palmente l’indagine a testi di lingua francese o latina e a traduzioni francesi significative di fonti classiche e moderne. L’indagine coprirà campi diversi, dalla filosofia del diritto all’estetica, con l’obiettivo di identificare nuclei concettuali comuni, distinguendone le fonti più im-portanti e seguendone gli sviluppi semantici filosoficamente rilevanti nel corso dell’Età Moderna. L’auspicio è di offrire degli strumenti vali-di per una più chiara comprensione di alcune ambiguità strutturali del Giusnaturalismo, che, da Grozio a Montesquieu, sembra fare di questo concetto un fondamento auto-evidente delle proprie teorie sulla natura dell’uomo, della società e della giustizia.

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Davide Trivellato

Titolo del progetto: Schiavi e liberti imperiali: influenza e ruolo nelle città italiche da Augusto alla fine della dinastia Flavia
Relatrice: Elvira Migliario
Co-relatore: prof. Werner Eck (Universität zu Köln - DE)
Questo progetto si pone come obiettivo quello di provare a ricostruire un quadro della presenza e dell’impatto di schiavi e liberti imperiali, membri della cosiddetta familia Caesaris, nelle comunità urbane della penisola italica durante i primi decenni del Principato. Nonostante il fatto che nel corso degli anni le figure dello schiavo e del liberto siano state ampiamente approfondite, soprattutto dal punto di vista giuridico e del ruolo economico, le conoscenze che si possiedono riguardo a questo particolare gruppo di individui relative al contesto specifico italico risultano parziali e limitate. Sulla base delle testimonianze epigrafiche si cercherà di individuare eventuali caratteristiche comuni o tendenze generali tipiche dei membri di questo gruppo, e particolare attenzione verrà posta sull’aspetto sociale. Tra le questioni che ci si porrà ci sarà infatti quella relativa alla partecipazione alla vita comunitaria urbana da parte di questi individui, la loro rappresentazione e autorappresentazione, i meccanismi di integrazione, gli incarichi svolti e le possibilità di fare carriera.

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Patrick Urru 

Titolo del progetto: Voci da una terra di confine: valorizzazione di un archivio di fonti orali
Relatore: Andrea Giorgi
Il progetto di ricerca si propone due obiettivi. Il primo, cercare di dare un contributo al tema della valorizzazione della fonte orale, provando ad individuare un insieme di pratiche che possano essere condivise dal gruppo degli storici oralisti e da chi si trova a gestire questo tipo di documentazione all'interno delle istituzioni culturali. Più nello specifico, si tratta di redigere una serie di linee guida sui temi della descrizione e riuso della fonte orale. Il secondo obiettivo è quello di costruire un progetto multimediale, una piattaforma in grado di accogliere e restituire alla cittadinanza le storie che raccontano le vicende della comunità dell'Alto Adige. Una riflessione storica e un'analisi critica delle fonti orali che mirano a portare un contributo nuovo allo studio della storia di questo territorio.
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Dottorandi e dottorande 34° Ciclo

Enrico Croce

Titolo del progetto: Archeologia d’alta quota alle sorgenti del Brembo
Il progetto si propone di ricostruire le dinamiche di popolamento e sfruttamento del territorio in un'area limitata dell'alta valle Brembana, sita in comune di Carona (BG), attraverso uno studio delle evidenze archeologiche in una prospettiva temporale diacronica. L'area è caratterizzata dalla presenza di incisioni rupestri, databili dalla tarda età del Ferro fino all'età contemporanea, ed è stata sfruttata per attività estrattive di minerale ferroso fino alla metà del XX sec. d.C.; la zona conserva inoltre una forte vocazione pastorale, con allevamenti ovini e bovini a carattere stagionale.
Relatore di tesi: Diego E. Angelucci

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Martina Dalceggio

Titolo del progetto: Le sepolture femminili privilegiate in Italia tra la seconda metà del VI e la fine del VII secolo: materiali, contesti e problemi
Nell’ambito dell’archeologia funeraria altomedievale il progetto mira a indagare le sepolture femminili in condizioni di privilegio rinvenute entro gli attuali confini italiani, attraverso una serie di criteri archeologici desumibili direttamente dalle tombe. In questo modo si vogliono analizzare le molteplici caratteristiche e le trasformazioni delle aristocrazie laiche e ecclesiastiche distribuite nelle città e nelle campagne e i rapporti intercorsi con la corte regia, in un periodo storico cruciale per la penisola poiché profondamente segnato da cambiamenti sociali, politici e economici.
Relatrice di tesi: Elisa Possenti

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Fernanda Marchiol

Titolo del progetto: La cooperazione scientifica come fattore di “integrazione nascosta” dell’Europa (1970-1986)
La ricerca mira a ricostruire il ruolo della cooperazione scientifica nel processo di integrazione europea, indagando inoltre l’evoluzione della concezione di ricerca scientifica e della sua funzione politica, sociale ed economica in relazione alla concezione di società immaginata e costruita.
Relatrice di tesi: Sara Lorenzini

Valeria Paruzzo

Titolo del progetto: L’esportazione di dipinti dal Regno Lombardo-Veneto verso l’Europa centrale durante il dominio austriaco (1815-1866). Fonti, protagonisti e conseguenze
Il progetto di ricerca indaga la massiccia e sistematica, seppur scarsamente analizzata, dispersione di migliaia di dipinti italiani dal Regno Lombardo-Veneto durante la prima metà dell'Ottocento, al tempo della dominazione austriaca. La prima parte del progetto si propone di chiarire, tramite l'analisi documentaria di fonti archivistiche inedite, quali opere effettivamente varcarono i confini del Regno e per quali contesti di arrivo fossero destinate. La seconda parte, basandosi sui risultati delle ricerche precedentemente svolte, mira a comprendere l'influenza di questa vera e propria diaspora sull'evoluzione della storiografia storico-artistica coeva e sulla genesi di importanti collezioni museali europee.
Relat
rice di tesi: Alessandra Galizzi Kroegel

Paolo Quarella Fossati

Titolo del progetto: La tassazione marittima ateniese in età classica: possibili prospettive di studio
Il lavoro di ricerca si propone di riesaminare le evidenze epigrafiche e storiografiche relative alla tassazione indiretta nel mondo greco, con l'obiettivo di ricostruire un quadro il più attendibile possibile dell’imposizione, riscossione ed amministrazione dei proventi derivanti dalle tasse di porto e da altri dazi doganali, alla luce dello sviluppo degli equilibri politici e delle dinamiche economiche in età classica (378/7-323/2 a. C.).
Relatore di tesi: Maurizio Giangiulio

Camilla Robuschi

Titolo del progetto: La semiosi estetica. L’ecologia della connessione nella prospettiva degli studi biosemiotici
Il progetto si propone di ricostruire criticamente i recenti contributi offerti dall’approccio biosemiotico agli studi di estetica, ritenendo tale approccio fondamentale per una migliore comprensione dei processi di semiosi che si verificano sul campo di quest’ultima. Più in particolare il progetto intende pervenire, muovendo dai principi generali delle discipline biosemiotiche, a una lettura in termini di teoria della complessità dei fenomeni estetici, mostrando il rilievo che queste possono avere per una riconsiderazione dei processi di creazione e significazione delle espressioni artistiche.
Relatore di tesi: Renato Troncon

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Tommaso Zucatti

Titolo del progetto: I problemi del fondamento e della genesi degli oggetti ideali in The Construction of Social Reality di John Searle
The Construction of Social Reality rappresenta il tentativo di John Searle di dare forma sistematica alle intuizioni e alle teorie che avevano caratterizzato i suoi lavori precedenti. Un progetto ambizioso, che tenta di tenere insieme ontologia tradizionale e ontologia sociale, ma che si scontra infine coi tradizionali problemi del fondamento e della genesi degli oggetti ideali: come è possibile derivare le nostre rappresentazioni da un mondo pre-intenzionale se esse rappresentano l’orizzonte invalicabile dal quale conduciamo le nostre osservazioni? Obiettivo del progetto è di seguire la strada tracciata da Searle, nel tentativo di delineare un’ontologia formale minima sulla scorta di altri lavori recentemente apparsi nell’ambito dell’ontologia sociale. 
Relat
rice di tesi: Paola Giacomoni

Dottorandi/e - 33° CICLO

Paola Benussi

Titolo del progetto: L’archivio della Curia patriarcale di Venezia: ordinamenti archivistici e strutture di cancelleria tra XV e XVIII secolo
Il progetto si propone di ricomporre il contesto di produzione documentaria e il sistema di tradizione archivistica del Patriarcato di Venezia – fino al 1451 vescovado di Castello – dal Quattrocento fino alla fine dell’età moderna, mediante la delineazione della storia del fondo archivistico di Curia e la ricostruzione dell’origine, struttura, sviluppo e funzionamento della cancelleria patriarcale.
Relatore di tesi: Andrea Giorgi

Elisa Bisanti

Titolo del progetto: La ricezione medievale del Menone e del Fedone tradotti da Enrico Aristippo
Obiettivo del progetto è ricostruire la tradizione diretta del platonismo medievale definendo la ricezione del Menone e del Fedone tradotti da Enrico Aristippo tra il 1154 e il 1160. 
La ricerca mira a comporre una monografia comprendente: 
- uno studio sugli autori del Duecento che citano le due traduzioni già prima che esse fossero riscoperte da Petrarca; 
- l'edizione delle annotazioni incluse nei manoscritti esaminati, corredata di un commento volto a fornire alcune informazioni sui loro autori.
Relatore di tesi
: Alessandro Palazzo

Cecilia Delama

Titolo del progetto: Nel cuore dell’Europa: la musica sacra nei fondi musicali diocesani di Trento nell’Ottocento
Il progetto ha l’obiettivo di delineare il profilo della storia, della tradizione e dell’ordinaria pratica della musica sacra testimoniate dai fondi musicali diocesani di Trento. Ci si propone in particolare di mettere in luce le dinamiche della circolazione della musica sacra nell’ambito della riforma ceciliana del XIX secolo sia dal Trentino verso l’Europa, grazie all’operato dei maestri di cappella, didatti, cantanti e strumentisti che hanno varcato i confini regionali, sia dall’Europa verso il Trentino grazie alla diffusione di un particolare filone dell’editoria ceciliana e alla vocazione di “terra-ponte” della città di Trento.
Relatore di tesi
: Marco Gozzi

Andrea Loffi

Titolo del progetto: La filosofia della religione di Pietro Prini
La filosofia della religione di Pietro Prini (1915-2008), fondata sui concetti di sacro e di discorso semantico, ha almeno tre meriti: a) consente di pensare la religione in modo genuino evitandone il riduzionismo, b) di pensarla positivamente in rapporto al resto dei saperi e delle attività umane, e c) in rapporto all’oggi. Essa sembra perciò uno strumento prezioso nel mondo in cui viviamo, mezzo disincantato e mezzo fanatico, in cui la religione resta quasi un bizzarro residuo del passato e insieme uno dei problemi imprescindibili. 
Relatore di tesi
: Andrea Aguti (Università degli Studi di Urbino Carlo Bo)

Francesco Magno

Titolo del progetto: Contro la nazionalizzazione? Amministrazione della giustizia in uno stato multietnico: il caso della Romania interbellica
La ricerca vuole indagare la genesi di uno stato multietnico con ordinamento centralizzato attraverso la lente delle istituzioni giudiziarie, spesso sottovalutate negli studi sul nation building. Concentrarsi sul mondo della Giustizia può mettere in luce i limiti delle politiche nazionalizzatrici, poco analizzate negli studi sul nazionalismo, problematizzando le ipotesi di chi ha sostenuto la pervasività del fattore etnico-nazionale nella storia contemporanea dell’Europa centro-orientale.
Relatrice di tesi
: Sara Lorenzini

Hanns Oberrauch

Titolo del progetto: Alle origini del rogo votivo
Il rogo votivo è un fenomeno religioso attestato in diversi luoghi di culto dall’età del Bronzo fino in epoca romana. Questo rito, praticato per millenni, sembra avere le sue origini nella tarda età del Rame come dimostrano alcune testimonianze di rituali legati al fuoco, tra cui il sito Pigloner Kopf in Sudtirolo con evidenze di culto (ripostigli in selce e rame, ceramica e ossa di animali bruciati). Attraverso le analisi scientifiche si intende rintracciare le vie di commercio del rame e le influenze culturali e religiose nel IV e III millennio a.C.
Relatrice di tesi
: Annaluisa Pedrotti

Francesca Padovani

Titolo del progetto: Hans Reichle: un allievo di Giambologna tra Italia, Austria e Germania
Il progetto indaga la figura dello scultore bavarese Hans Reichle (Schongau 1565/70 - Bressanone 1642) il quale negli anni Ottanta del Cinquecento svolse un apprendistato a Firenze con Giambologna, che all’epoca era il principale scultore sulla scena artistica non solo italiana, bensì europea. Obiettivo della ricerca è la redazione di una monografia aggiornata e corredata dal catalogo completo delle sue opere.
Relatore di tesi
: Aldo Galli

Jessica Reich

Titolo del progetto: I conflitti matrimoniali nel Trentino della seconda metà dell'Ottocento: istituzioni, pratiche, valori
Il progetto indaga la documentazione processuale prodotta dal tribunale matrimoniale ecclesiastico della diocesi di Trento (1857-1907), istituito con il Concordato tra Impero asburgico e Santa Sede nel 1855. Particolare attenzione è rivolta alla complessa dialettica tra l’autorità imperiale e la Chiesa per la gestione della disciplina matrimoniale e al ruolo ricoperto dalle comunità nella gestione dei conflitti matrimoniali, sondando sia i meccanismi socio-economici sottesi alle pratiche nuziali, sia il sostrato dei valori dominante le relazioni sociali.
Relatore di tesi
: Marco Bellabarba

Marta Romani

Titolo del progetto: Agire da imperatrice. Reti di relazioni e azione politica di Adelaide di Borgogna tra il regno italico e il regno teutonico.
L’obiettivo del progetto è tentare di ricostruire quale sia stato il ruolo giocato da Adelaide di Borgogna, imperatrice del secolo X, nell’ottica della politica di consolidamento ed espansione del potere ottoniano dall’ambito germanico a quello dell’intero impero. Fondamentale sarà l’analisi delle fonti documentarie promulgate dai sovrani sassoni al fine di ricostruire la rete di rapporti di fedeltà personali riconducibili direttamente all’imperatrice nella penisola italica e a nord delle Alpi, prestando particolare attenzione ai collegamenti con la cerchia parentale della donna e le sue ingenti proprietà.
Relatore di tesi
: Giuseppe Albertoni
Dottori e Dottoresse di Ricerca - 32° CICLO

Sofia Adami

Titolo del progetto: Filosofia ed esoterismo in Furio Jesi
Relatori di tesi: Massimo Giuliani e Giacomo Jori (Università della Svizzera Italiana)

Manuel Fauliri

Titolo del progetto: “Unalienable possessions”? Trasformazioni, usi e conflitti sui beni fiscali nell’Italia di tradizione longobarda (sec. VIII-XI): il caso di S. Silvestro di Nonantola
Relatore di tesi: Giuseppe Albertoni 
Il progetto è incentrato sullo studio della trasformazione dei beni fiscali e del concetto di “beni inalienabili” tra VIII e XI secolo nell’Italia di tradizione longobarda partendo da un caso ben documentato come quello del monastero regio di S. Silvestro di Nonantola, fondato da Anselmo nel 752, estendendo l’indagine ad altre realtà monastiche significative.

Gigliola Gorio

Titolo del progetto: La scultura trecentesca in marmo nella Lombardia orientale. Una ricognizione nelle province di Brescia, Mantova e Cremona.
Relatrice di tesi: Laura Cavazzini
Il progetto si pone l'obiettivo di elaborare un corpus delle sculture del XIV secolo in marmo conservate nelle province di Brescia, Mantova e Cremona. Dopo una prima fase, volta all'individuazione dei materiali da schedare e alla loro mappatura sul territorio, seguirà un'accurata indagine archivistica finalizzata alla loro descrizione, all'aggiornamento dei dati già segnalati in bibliografia e alla ricerca sugli inediti. La realizzazione del catalogo permetterà di instaurare fruttuosi rapporti con gli uffici della Soprintendenza e della Diocesi situati nelle città prese in considerazione.

Rossella Ioppi

Titolo del progetto: L’archivio del principato vescovile di Trento: formazione, organizzazione e trasmissione della memoria tra XV e XVIII secolo

Relatore di tesi: Andrea Giorgi
Il progetto di ricerca indaga la genesi ed evoluzione dell’archivio principesco vescovile di Trento nel periodo compreso tra XV e XVIII secolo, tramite la ricognizione dei sistemi di produzione documentaria e di organizzazione della memoria dell’episcopato sui due versanti di esercizio del potere in temporalibus e in spiritualibus. A tale scopo particolare attenzione è volta all’analisi della formazione e del funzionamento delle due cancellerie vescovili, ripercorrendo le fasi del processo della loro progressiva modernizzazione.

Anna Veronica Pobbe

Titolo del progetto: Hans Biebow dopo il 1941: la Wehrmacht, la soluzione finale e la fine del ghetto di Lodz
Relatore di tesi
: Gustavo Corni 

Nicolò Valentini

Titolo del progetto: Verso una nuova ontologia dei fenomeni emotivi
Relatrice di tesi: Paola Giacomoni 
L'obiettivo del progetto è quello di costruire una teoria ontologica dei fenomeni emotivi che sappia integrarsi all’interno delle più recenti dottrine sviluppate dalla filosofia mente contemporanea. In particolar modo verranno prese in esame le teorie relative al paradigma sensomotorio e al modello della coscienza incarnata.

Maurizio Zambaldi

Titolo del progetto: Modalità di sfruttamento dello spazio da parte dei gruppi umani in Europa durante l’ultimo interglaciale (MIS 5): un approccio geoarcheologico.
Relatore di tesi: Diego E. Angelucci
Il progetto di ricerca si propone di studiare le modalità di occupazione dello spazio insediativo e di sfruttamento del territorio da parte dei gruppi umani che hanno popolato il continente europeo durante il MIS 5. Verrà seguito un approccio geoarcheologico, analizzando i processi di formazione del record archeologico e le modalità di utilizzo dello spazio, al fine di individuare le scelte insediative effettuate in ciascun contesto. Implicazione diretta di tale prospettiva è la ricerca della presenza di tracce di modalità comportamentale come sono quelle manifestate in contesti riferibili a periodi più recenti.
Altre informazioni:
Academia.edu | ResearchGate 

Dottori e Dottoresse di ricerca - 31° CICLO

Luca Al Sabbagh 

Titolo del progetto: Il reato e il peccato. Il tribunale dell'Inquisizione di Reggio Emilia ed il rapporto col tribunale episcopale locale.
Relatore di tesi: Giovanni Ciappelli
Attualmente il mio progetto di ricerca concerne la composizione di una monografia sulla storia del tribunale locale dell'Inquisizione di Reggio Emilia, il suo rapporto con la Sacra e Universale Congregazione del Sant'Uffizio e le relazioni di incontro e scontro con la magistratura episcopale reggiana.
Altre informazioni:
https://reseaurural.academia.edu/LucaAlSabbagh

Monica Bersani

Titolo del progetto: Il vaso antropomorfo nel Neolitico: origine, funzione e significato.
Relatrice di tesi: Annaluisa Pedrotti
Con l'esame dei dati editi la ricerca compie un’indagine sistematica dei vasi con antropomorfo e dei vasi a faccia del Neolitico italiano, dell'Europa centro-orientale e del Vicino Oriente. Tramite l’analisi dei contesti archeologici di rinvenimento dei reperti si intende proporre delle ipotesi sulle funzioni e significati di questa classe di oggetti, mentre attraverso lo studio formale delle iconografie degli antropomorfi e delle morfologie vascolari si vuole individuare i possibili vettori di diffusione di questa “tradizione” nella penisola italiana.

Paolo Bonafede 

Titolo del progetto: La filosofia dell'educazione di Antonio Rosmini, tra logica e linguaggio.
Relatore di tesi: Paolo Marangon
La prospettiva educativa e di teoria della formazione assume in Rosmini un ruolo centrale, subordinando a sé tutte le altre discipline, in modo da riuscire, quando dalla teoria si passa alla vita, ad includere in sé tutta la filosofia. La filosofia è pedagogia dello spirito umano, e per questo motivo non si può avere un’educazione efficace se non vi è un contemporaneo miglioramento dell’uomo nella ricerca della massima adesione con la verità. In tale ricerca non si può quindi prescindere dall'analisi della logica, intesa come arte del retto ragionare, e della dimensione linguistica, medium riflessivo nel processo gnoseologico rosminiano. Verificare le intersezioni tra le dimensioni sopracitate per tracciare il contributo rosminiano in ambito di filosofia dell'educazione nella modernità europea e nel confronto con la contemporaneità costituisce l'obiettivo del progetto.
Altre informazioni:
https://reseaurural.academia.edu/PaoloBonafede

Sophia Catalano

Titolo del progetto: Una storia fenomenologica d'Italia. Bertrando Spaventa e Francesco De Sanctis tra tradizione e politica.
Relatore di tesi
: Fabrizio Meroi

Michele Dalba

Titolo del progetto: Sepolture di cavalieri e cavalli in Italia e nell'occidente europeo tra IV e VIII secolo d.C. Testimonianze archeologiche e contesti culturali.
Relatrice di tesi: Elisa Possenti
Nel progetto si intendono indagare i contesti culturali e le pratiche funerarie relativi alle inumazioni che hanno restituito corredi assimilabili allo status di cavaliere e delle sepolture di cavalli - in alcuni casi associate a resti di altri animali - in area italiana, tra IV e VIII secolo d.C., confrontando i dati raccolti con i casi riscontrati nei territori un tempo appartenenti all'Impero romano d'occidente e, se necessario, anche esterni.
Altre informazioni:
Academia.edu

Elisa Eccher

Titolo del progetto: La 'magnificenza' della scultura gotica lombarda durante le signorie di Azzone e Giovanni Visconti
Relatrice di tesi
: Laura Cavazzini

Fabio Mengali

Titolo del progetto: Il lavoro della cittadinanza nel pensiero di John Locke
Relatori di tesi: Francesco Ghia e Ricardo Garcia Manrique (Università di Barcellona)
Il progetto di ricerca indaga come si sia costruito il moderno concetto di cittadinanza legato alla pratica e al pensiero sul lavoro che ha investito sia il soggetto proprietario che il lavoratore subordinato. Oltre al pensiero di Locke, su cui verrà posta un'attenzione particolare, la ricerca intende adottare una visione diacronica prendendo in considerazioni i testi dei primi liberali inglesi.

Camilla Tenaglia

Titolo del progetto: Celestino Endrici. Storia dell’ultimo "Principe Vescovo"
Relatore di tesi: Marco Bellabarba
Il progetto indaga la figura di Mons. Celestino Endrici, vescovo di Trento dal 1904 al 1940, con particolare attenzione agli anni successivi alla Prima guerra mondiale, periodo di grandi trasformazioni per l’area trentina che veniva annessa al Regno d’Italia. In particolare l’attenzione è diretta al rapporto intrattenuto dal vescovo con le autorità civili sia locali che nazionali tra regno liberale e fascismo in difesa degli interessi cattolici, sia religiosi che politico-sociali. L’opera vescovile è inserita nel più ampio panorama dell’azione della Santa Sede verso gli stati, quindi come livello intermedio tra il Vaticano e l’associazionismo cattolico.
Altre informazioni:
Academia.edu

Flavia Tudini

Titolo del progetto: Monarquía Hispánica, governo del territorio e attività pastorale nella diocesi di Lima 1580-1606
Relatori di tesi: Anna Gianna Manca e Manfredi Merluzzi (Università di Roma Tre)
Questo progetto s’inserisce all’interno dei recenti studi relativi all’emergere di un moderno processo informativo, di cui si mettono in luce le modalità di acquisizione e circolazione. Attraverso l’analisi della corrispondenza del vescovo Toribio di Mogrovejo (1580-1606) si vuole approfondire il processo di acquisizione e rielaborazione delle informazioni destinate al “gobierno espiritual” della importante diocesi peruviana. Queste fonti risultano utili per la comprensione delle dinamiche di decision making anche per il “gobierno temporal” di un vicereame fondamentale per la Monarquía Hispánica.

Dottori e Dottoresse di ricerca - 30° CICLO

Matteo Cova

Titolo del progetto: Frammenti di manoscritti medievali: censimento del patrimonio conservato nelle biblioteche e negli archivi della città di Trento e descrizione dei frammenti a carattere liturgico e musicale
Relatore di tesi: prof. Marco Gozzi
La ricerca si propone di censire tutti frammenti di manoscritti medievali presenti negli istituti di conservazione della città di Trento, mediante lo spoglio sistematico di fondi mai indagati. Vengono considerati e catalogati, in particolare, i frammenti a carattere liturgico e musicale, oggetto di accurata descrizione codicologica e contestualizzazione nel panorama della circolazione di manoscritti medievali in area trentino-tirolese.
Academia.edu

Martina Di Stefano

Titolo del progetto: L'armonia discorde: gli interlocutori di Socrate nei Dialoghi di Platone
Relatori di tesi: Fulvia de Luise e Marie-Laurence Desclos (Università di Grenoble)
Il progetto di ricerca, svolto in cotutela con l'Université Grenoble Alpes, mira a precisare il ruolo degli interlocutori di Socrate nell'ambito della scrittura dialogica di Platone. Gli obiettivi sono: 1) mostrare come la conoscenza si configuri per Platone sotto la forma della relazione, sia essa conflittuale o di collaborazione; 2) individuare le strategie della rappresentazione platonica (ethopoiia, eironeia/ironia e immagini) e mostrare come la loro comprensione sia necessaria per l'interpretazione filosofica dei Dialoghi.
Altri informazioni:
Academia.edu

Andrea Franceschini

Titolo del progetto: Verso un'antropologia filosofica dell'abitare. Per una critica epistemologica dell'architettura e dell'urbanistica moderna
Relatore di tesi: Renato Troncon

Caterina Maurer

Titolo del progetto: Die Vernünftigkeit der Gefühle. Hegel e il contemporaneo dibattito sulle emozioni
Relatrice di tesi: Paola Giacomoni
Alla luce del rinnovato interesse che le emozioni hanno guadagnato entro la riflessione filosofica contemporanea, questo progetto affonda le radici nella constatazione che, quando si parla di "teorie delle emozioni" nella storia della filosofia, Hegel viene relegato nell’ombra. L’intento del progetto sarà quindi mostrare che anche "der angebliche Rationalist" ha elaborato una "Theorie des Gefhuels” che può porsi in dialogo con le teorie contemporanee, contribuendo a chiarire questioni quali le distinzioni tra diversi tipi di emozioni o la differenza che sussiste tra il loro aspetto cognitivo e quello affettivo.

Stefanie Paulmichl

Titolo del progetto: Un protagonista del Gotico internazionale: Giovanni da Brunico artista di confine tra Italia, Austria e Slovenia
Relatrice di tesi: Laura Cavazzini

Valeria Rainoldi

Titolo del progetto: Il Ghetto e le sinagoghe di Verona fra XIX e XX secolo
Relatrice di tesi: Alessandra Galizzi Kroegel
Il progetto analizza da un punto di vista storico-artistico il Ghetto Ebraico veronese fra l’inizio dell’Ottocento e la metà del Novecento, la soppressione della sinagoga di rito sefardita e la realizzazione del Nuovo Tempio di rito ashkenazita. La ricerca verte inoltre sulla parziale demolizione del Ghetto e sull’intervento di ricostruzione urbanistica ad opera degli architetti Ettore Fagiuoli e Francesco Banterle.

Laura Righi

Titolo del progetto: Tecniche, struttura produttiva e organizzazione del lavoro nella manifattura del cuoio tardo-medievale
Relatore di tesi: Giovanni Ciappelli
Altre informazioni:
Academia.edu

Giulia Vettori

Titolo del progetto: “Domum servavit”: le donne romane come responsabili dell’economia domestica tra guerre civili e Principato. Spunti per una nuova storia di genere in Roma antica
Relatrice di tesi: Elvira Migliario 
Nell’antica Roma gli epitaffi e le laudationes funebri femminili condividono la presenza ricorrente di rimandi alla modestia, alla pietas, all’industria e alla frugalitas delle defunte. Siamo dinanzi al vagheggiamento di vuote idealità oppure, sotto l’innegabile patina retorica delle virtutes menzionate, è invece possibile scorgere il riferimento a specifiche competenze femminili nella gestione della domus e del patrimonio personale e familiare?
Attraverso una rilettura delle fonti storico-letterarie, documentarie e giuridiche relative al periodo compreso tra il I sec. a.C. e il III sec. d.C., il progetto si propone di ricostruire la centralità della matrona romana, già ampiamente indagata sotto il profilo biologico, sociale e culturale, anche per gli aspetti più propriamente finanziari e amministrativi, con particolare riferimento alle appartenenti all’ élites senatoria, equestre e decurionale.