Abstract

Questo progetto di mostra si basa sulle campagne fotografiche realizzate nel 2020-21 da Paolo Chistè al fine di fornire materiale documentario per la mostra Anna, la madre di Maria. Culto e iconografia nel Tirolo storico, curata da Alessandra Galizzi Kroegel e Stefanie Paulmichl (Trento, Museo Diocesano, 1/10 – 10/12/2021). Poiché solo una piccola parte di quel materiale documentario fu pubblicata nel catalogo del 2021, si è pensato di esporre una selezione degli scatti più significativi in una mostra fotografica che verrà co-curata da due studentesse della Laurea Magistrale nell’ambito della loro attività per l’Officina Espositiva, e che si pensa di allestire nella hall di destra al piano terreno del Dipartimento. Le fotografie seguiranno la narrazione già proposta al Museo Diocesano, tesa a dimostrare come il culto per S. Anna collochi il Tirolo storico (il territorio che oggi si estende dall’Austria meridionale al Trentino) all’interno di un fenomeno spirituale e sociale che fu particolarmente forte nelle aree germanofone dell’Europa centrale tra Quattro e Cinquecento. Tale fenomeno aveva assegnato alla leggendaria figura di Anna, la madre di Maria. uno status di inusitata grandezza fra i protagonisti della religione cristiana, tradizionalmente misogina; una misoginia che presto si riconsolidò prima con la Riforma protestante e poi con la Controriforma, paradossalmente accomunate dalla ferma volontà di rifiutare o comunque ridimensionare la popolarità di S. Anna. Grazie alla riproduzione di pitture e sculture dal XIV al XVI secolo, la mostra fotografica potrà illustrare con efficacia la fortuna di questo singolare personaggio, accennando anche alle trasformazioni che esso subì dal punto di vista religioso e iconografico.

Informazioni

Sezioni coinvolte: Codificazioni, Transizioni e Contaminazioni; Conflitti e Riparazioni; Tradizioni, Migrazioni e Traduzioni.

Responsabili: Alessandra Galizzi Kroegel e Paolo Chistè

Durata del Progetto: 2024-2025.

Gruppo di lavoro delle sezioni

Alessandra Galizzi Kroegel, Paolo Chistè, Laura Cavazzini, Antonella Degl’innocenti, Denis Viva, Stefanie Paulmichl (fino al luglio 2023 assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento), Giulia Bellin ed Emanuela Lo Carmine (queste ultime sono le due studentesse - rispettivamente del secondo e del primo anno del corso di Laurea Magistrale in Storia dell’Arte – alle quali si intende affidare la co-curatela della mostra).