Abstract

Il progetto ha l’ambizione di aprire, all’interno del Dipartimento di Lettere e Filosofia, uno spazio condiviso di riflessione e di dialogo sul rapporto tra la medicina e i vari saperi umanistici: Humanities and Medicine (HUME). A questo scopo si intende organizzare un ciclo di lezioni di alta formazione che verrà proposto come corso interdisciplinare all’interno dell’offerta didattica dei due dottorati umanistici.

Inizialmente articolata su due anni (2024-25), ma con possibilità di essere estesa al biennio successivo (2026-27), l’iniziativa fa leva sul cluster “Health and Humanities”, ha natura interdisciplinare (coinvolge docenti di Filosofia, Letteratura, Storia e Storia dell’Arte) e interdipartimentale (hanno aderito colleghe del Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche e del Dipartimento di Psicologie e Scienze Cognitive) e coinvolge istituzioni diverse in Italia e all’estero (ISR-FBK di Trento, Università di Bari e Centre National de la Recherche Scientifique di Parigi). Le lezioni saranno tenute da docenti strutturati dell’Università di Trento e il finanziamento richiesto consentirà di invitare alcuni esperti italiani e stranieri di chiara fama nell’ambito della medicina umanistica (filosofi, letterati, storici). Verranno coinvolti anche medici nel quadro della collaborazione in essere con l’“Ordine Provinciale dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Trento”.

Nel 2024 ci si concentrerà sul problema “malattie dell’anima, disturbi della mente” con l’obiettivo di fornire una panoramica sulla costellazione dei “disturbi psichici” attraverso una serie di casi di studio. A partire da alcune fonti filosofiche, letterarie e artistiche, si analizzeranno il lessico, le rappresentazioni e i concetti degli “umanisti” relativi ai disturbi della mente, agli stati depressivi, alla storia delle malattie dell’anima (melanconia, ipocondria, isteria, follia, ecc.), alle definizioni di anormalità-alterazione-anomalia, ai problemi di terapia e cura, ecc.

Focalizzandosi sulla storia delle rappresentazioni della patologia psichica, il progetto esplora i nessi tra eredità culturale e (de)costruzione identitaria (sezione “codificazioni, transizioni e contaminazioni”) e applica la categoria del conflitto e della ricomposizione ai processi psichici (sezione “conflitti e riparazioni”). Inoltre per la sua natura interdisciplinare e il ricorso ad un corpus eterogeneo di fonti, valorizza le ibridazioni tra forme e generi e i meccanismi della memoria storica e culturale e della trasmissione dei testi (sezione “tradizioni, migrazioni e traduzioni”).

Informazioni

Sezioni coinvolte: Conflitti e Riparazioni; Codificazioni, Transizioni e Contaminazioni; Tradizioni, Migrazioni e Traduzioni.

Responsabili: Alessandro Palazzo e Massimo Rizzante

Durata del Progetto: 2024-2025

Gruppo di lavoro

Membri del dipartimento: Carlo Brentari, Salvatore Carannante, Giovanni Ciappelli, Francesca Di Blasio, Tiziana Faitini, Fabrizio Meroi, Caterina Mordeglia, Michele Nicoletti, Alessandro Palazzo, Greta Perletti, Massimo Rizzante, Paolo Tamassia, Mattia Vinco, Denis Viva.

Afferenti esterni: Annamaria Perino (Centro Interdipartimentale di Scienze Mediche), Maria Micaela Coppola (Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive), Lucia Galvagni (ISR–Fondazione Kessler), Marienza Benedetto (Università di Bari), Aurélien Robert (Centre national de la recherche scientifique, SPHere - Université de Paris)