PI: Francesco Zimei
PI’s host institution for the project: Università di Trento
Partner institution: Gran Sasso Science Institute
Duration: 60 mesi

La lauda, vibrante espressione della pietà popolare, è il genere poetico-musicale che a partire dalla seconda metà del dodicesimo secolo ha segnato la nascita e la diffusione del canto in lingua italiana. Si basava su melodie di varia origine, ma tutte funzionali nel far circolare oralmente – attraverso giullari, confraternite e predicatori – testi e concetti (non solo spirituali) presso una popolazione in gran parte analfabeta. Nonostante questa ‘volatilità’, un buon quantitativo di laude è pervenuto in forma scritta per esigenze rituali, talvolta con notazione musicale, a costituire un impressionante repertorio di “oralità congelata”. Nonostante l’importanza e l’ampiezza di questo patrimonio, gli studiosi per oltre un secolo si sono principalmente dedicati ad analizzarlo alternativamente da un punto di vista letterario o musicale. Pertanto finora non è stata condotta una ricerca sistematica per fare luce sulla specifica natura del fenomeno, le sue dinamiche di creazione e trasmissione e tutti gli indicatori che lo rendono uno specchio affidabile della società, della cultura e della mentalità nell’Italia del medioevo e rinascimento Il progetto LAUDARE mira appunto ad analizzare la lauda italiana nella sua intrinseca intermedialità, raccogliendo l’intero corpus di testi tramandati con musica fino alla metà del Cinquecento e esplorando in modo esaustivo le dinamiche di composizione e trasmissione dei poesie e delle relative melodie secondo i meccanismi dell’oralità. Un database ad accesso aperto, finalizzato a rendere consultabile l’intero materiale, consentirà indagini di vasta portata, ad esempio sull’impatto geografico di un testo e/o della sua intonazione musicale, o sulla diffusione di pattern melodici e formule letterarie. I risultati saranno raccolti in un volume specifico. Tra gli altri risultati in programma ci sono un manuale, almeno dieci articoli ad accesso aperto, tre workshop e due convegni internazionali con atti, uno dei quali aperto a discipline consorelle come la storia medievale e religiosa, la linguistica, la paleografia, l’iconografia, l’antropologia e gli urban studies. Numerose peculiarità rendono insomma LAUDARE un progetto estremamente innovativo e ambizioso. In particolare:

  1. Per la prima volta sarà possibile analizzare la lauda italiana integralmente grazie alla totale messa a disposizione del corpus – ancora in gran parte sconosciuto – delle migliaia di testi sopravvissuti con musica tra il 1160 circa e la metà del Cinquecento;
  2. Si ridarà significato storico e dignità alla natura e alla funzionalità della poesia cantata tra medioevo e rinascimento;
  3. Sarà notevolmente ampliata la sfera di azione degli studi sull’oralità e sulle performance, oggi generalmente considerati solo rispetto a fenomeni contemporanei;
  4. Saranno sviluppati un metodo e una tecnologia innovativi per indagare in modo completo le relazioni testo-musica e il loro impatto nello spazio e nel tempo;
  5. Sarà portata alla luce una considerevole quantità di dati e informazioni sconosciute su vari aspetti della cultura e della società italiana dei secoli passati.

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